La lettrice Claudia, madre di Giorgia, con la sua lettera sottolinea come le decisioni prese dall'amministrazione comunale non interesseranno soltanto Villa Peppina ma anche altre strutture.
"I servizi domiciliari che chiudono sono ben 5, quindi ci saranno almeno 10 persone che perderanno il lavoro e almeno una trentina di bambini che verrano ricollocati dove avrà scelto l'assessore Pireri senza minimamente considerare le scelte delle mamme e senza considerare che anche i bambini dei nidi domiciliari vogliono stare con le loro Tate. Siamo mamme che hanno scelto di mandare i nostri figli in questi servizi per la qualità del servizio stesso e del personale che ci lavora, facendo grandi sacrifici ma con la consapevolezza di lasciare in ottime e sicure mani degli esseri così fragili ed indifesi. E ora da un giorno all'altro qualcuno decide per noi. Volete chiudere? Bene, dateci un'alternativa valida con le stesse tate e con la stessa qualità perché non esistono bambini più importanti, quelli di Villa Peppina che vogliono stare con le loro tate, parole dell'assessore e bambini meno importanti, come i nostri mandati dove decide lei e soprattutto con chi decide lei. Mi auguro quindi che l'interpellanza dei Signori Berrino e Lombardi abbia un seguito, che ci venga comunicato quanto prima quando saranno ricevuti dal Comune in modo da poter essere presenti anche noi per far sentire la nostra voce visto che nessuno fino ad ora ci ha preso in considerazione.
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