Una lettrice G.V. scrive per esprimere la propria solidarietà per l'asilo di Villa Peppina a Sanremo.
"Sono una mamma che portò i suoi due figli a Villa Peppina. Scrivo per dimostrare la mia vicinanza a tutto lo staff meraviglioso che ha accudito i miei bambini. Ovviamente nulla da togliere agli altri asili, comunali e non. Ma in un periodo storico in cui se ne leggono di tutti i colori è per me impensabile non spendere due parole per provare a tutelare le mie ex tate e le loro collaboratrici. Tutta questa situazione fa pensare che ci sia un nuovo gioco politico. Ricordo che quando frequentavano i miei figli, fu fatta una sorta di esame di qualità del nido come struttura e personale. Non ricordo il termine esatto ma ricordo benissimo, non essere passato molto tempo da allora visto che mio figlio fa il primo anno di materna, che presero l'eccellenza sia per la struttura che per il personale con tutto ciò che concerne la parte pedagogica. Allora mi sorgono i dubbi leggendo tutti gli articoli pubblicati, in primis quello di alcune dichiarazioni fatte proprio dal comune inerente alla chiusura del nido. Com'è possibile che la struttura, le tate, le ausiliarie, il servizio nel suo insieme presero l'eccellenza ed oggi, a distanza di poco tempo risulti costoso? Inoltre abitando nel rione e portando i miei figli a giocare nei giardinetti dietro l'asilo, ho potuto vedere con i miei occhi che stanno facendo dei lavori di ristrutturazione dell'edificio. Suppongo che siano allora i classici lavori all'italiana. Io vorrei sapere il perché hanno speso dei soldi se poi lo vogliono chiudere. Che senso ha? Forza villa Peppina!"
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