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Attualità | 06 gennaio 2017, 07:21

E' imperiese il nuovo cantautore della scena indie italiana. Andrea Brilla presenta il suo primo Ep in collaborazione con Giuliano Dottori e Verano. L'intervista

Cinque tracce in tutto, registrate allo Yacuzi Studio di Milano per le quali Brilla si è avvalso delle importanti collaborazioni di Giuliano Dottori, ex chitarrista degli Amor Fou, e, per il brano “Il Surgelatore”, di Verano, al secolo Anna Viganò, ex chitarrista de “L’Officina della camomilla”

E' imperiese il nuovo cantautore della scena indie italiana. Andrea Brilla presenta il suo primo Ep in collaborazione con Giuliano Dottori e Verano. L'intervista

La scena indie della musica italiana si arricchisce di un nuovo cantautore, Andrea Brilla, origini fiorentine ma nato a Imperia. Oggi vive stabilmente a San Bartolomeo al Mare dopo anni di andirivieni tra Liguria e Toscana.

Lo scorso 15 novembre ha pubblicato il suo primo Ep “Brilla” disponibile sui digital store o a Imperia nei negozi "Tutto Musica" di via Berio e "Lepre" di via Don Abbo.

Cinque tracce in tutto, registrate allo Yacuzi Studio di Milano per le quali Brilla si è avvalso delle importanti collaborazioni di Giuliano Dottori, ex chitarrista degli Amor Fou, e, per il brano “Il Surgelatore”, di Verano, al secolo Anna Viganò, ex chitarrista de “L’Officina della camomilla”.

Tutto è partito dalla voglia di registrare le canzoni che avevo nel cassetto. – racconta Brilla a Sanremo News - Prima di farlo però volevo essere sicuro di avere un riconoscimento della qualità e dagli ascolti sono arrivato a Dottori inviandogli del materiale che gli è piaciuto. Da lì è nata la nostra collaborazione. Con Verano tutto è partito durante le registrazioni. Avevo sentito il bisogno di una voce femminile. Le possibilità erano diverse, ma non mi bastava una bella voce. Volevo un’artista che mi desse qualcosa a livello di brani. Avevo sentito il suo Ep uscito alcuni mesi prima e mi aveva colpito, così le abbiamo inviato il pezzo e a lei è piaciuto ed è venuta a registrare la canzone. L’album è venuto come doveva essere e la sua collaborazione ha aggiunto sfumature, così come quella di Giuliano Dottori che ha arrangiato i brani suonando anche diversi strumenti”.

E’ cresciuto con i cantautori italiani, Brilla, come racconta lui stesso alla domanda sulle proprie influenze musicali.

Era la musica che passava in casa mia. De André, Guccini, ma anche Dalla, Graziani e Battisti, che ho ascoltato parecchio. Ora gli ascolti sono più orientati nel panorama indipendente, sempre italiano. Mi piacciono anche gli stranieri, ma per un’attenzione ai suoni più che ai testi. Dovessi fare un nome di artisti che ascolto, sicuramente gli Zen Circus e Brunori Sas”.

Pur imparando a suonare da ragazzino, Brilla ha sviluppato il proprio talento solo pochi anni fa. Negli anni si è trasferito più volte a Firenze, città natale della madre, dove è tornato in seguito alla nascita a Imperia e dove ha vissuto fino ai 15 anni. Dopo le superiori all’Istituto Ruffini di Imperia è ritornato in Toscana. In tutto questo traslocare la chitarra c’era sempre.

Non era parte integrante della mia vita, ma la portavo sempre con me. Ho messo le mani su una chitarra a 15 anni prendendo una decina di lezioni a Imperia dall’insegnante Mauro Vero. Negli anni, tra gli studi, lo sport, la passione un po’ c’era e un po’ no. La chitarra ha bisogno di dedizione altrimenti rischi di lanciarla dalla finestra. Tornando a Imperia ho conosciuto due ragazzi, fratelli gemelli con cui abbiamo stretto amicizia. Uno dei due, Flaviano Damonte, mi ha trasmesso la sua grande passione e mi ha dato le dritte per iniziare a coltivarla sul serio, così in seguito ho frequentato per tre anni l'Accademia della Musica di Genova, dove ho portato avanti gli studi. Ora Flaviano suona il basso nella formazione live che ci ha portati a suonare a Milano, Ravenna, Modena e Genova, posti in cui i contesti sono predisposti a nuovi ascolti. Forse bisognerebbe esserlo un po’ di più anche qua. Quando ho ripreso a suonare ho iniziato dalle cover, poi, una volta avuta padronanza dello strumento ho iniziato a scrivere miei brani, perché quella era la mia priorità. Le cover, devo essere sincero, mi hanno stufato subito, però chi si diverte a farle fa bene a continuare. Aggiungo rivelando che stiamo pensando di farne una di un cantautore italiano prossimamente, ma non abbiamo ancora deciso di chi”.

Oggi Brilla si affaccia in un panorama ricco, quello della scena indipendente, composto da diverse e interessanti realtà, ma verso cui, come lui stesso ammette “bisogna aprire la mente. L’indie è un mondo troppo poco conosciuto, ma non è facile educare gli ascolti. In zona non mi vengono in mente realtà simili, se non i genovesi Ex-Otago”.

L’Ep di Brilla è composto da cinque brani: “Agapornis”, il singolo per cui è stato realizzato il video disponibile su YouTube; “Hugo Cabret”; “Qui con te”; “Il Surgelatore” (feat. Verano); “25 aprile”.

Alla realizzazione dell’album hanno collaborato anche Leif Searcy alla batteria e Antonio Cooper Cupertino al mix.

In questo EP, che è totalmente autobiografico ad eccezione del brano “Hugo Cabret”, si raccontano le relazioni e i legami. Che si parli d’amore, come in “Agapornis”, o di amicizia, come nel pezzo “Il surgelatore”, in ogni brano viene sempre sottolineata l’importanza dei rapporti umani.

“Il nostro quotidiano – si legge nella nota di presentazione - ci porta a correre ogni giorno di più, senza avere, tante volte, neanche un secondo per gli altri, quando invece credo che sia proprio questo il motivo per cui siamo su questo mondo. Ovvero venirci incontro, stare vicini, comprendersi. Le mie canzoni vogliono dunque essere un pretesto per fermarsi a riflettere per qualche minuto sulla bellezza dello stare insieme. Le ho scritte spinto dall’idea di poter portare l’ascoltatore a vedere quanto di buono c’è accanto lui, a lasciarsi andare”.IL VIDEO DI AGAPORNIS:

Link pagina Facebook

https://www.facebook.com/Brilla.zone/

Link sound cloud ascolto ep

 

https://soundcloud.com/ndrearilla/sets/brilla

Prossima data ligure 14 gennaio a Lemalebolge a Laigueglia (Sv)

Francesco Li Noce

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