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Politica | 05 gennaio 2017, 07:11

Sopralluogo alla stazione di Imperia: Gianni Berrino "Peccato non essere stati invitati né dal Comune né dai pendolari"

"Avremmo potuto constatare assieme alcune cose", si rammarica Berrino, che aggiunge, a proposito dei parcheggi: "Sanremo è la città più grande della provincia e la più grande come numero di turisti. Parcheggi? Zero. Distanza della fermata degli autobus dai binari: 550 metri, dati ufficiali"

Sopralluogo alla stazione di Imperia: Gianni Berrino "Peccato non essere stati invitati né dal Comune né dai pendolari"

Al sopralluogo alla stazione di Imperia non siamo stati invitati, né dal Comune di Imperia né dai pendolari”. Lo dichiara l’Assessore Regionale ai Trasporti Gianni Berrino a Sanremo News.

E’ un peccato – aggiunge l’Assessore – perché avremmo potuto constatare assieme alcune cose, anche se la Regione con la costruzione delle stazioni e la relativa gestione nulla c’entra. Questa è una responsabilità della società che gestisce le stazioni, ovvero ‘Centro Stazioni’ per quanto riguarda quella di Imperia. Tutti sanno che ci saranno ancora sei mesi di lavoro necessari. Noi come Regione stiamo vigilando affinché i tempi di fine lavori sebbene in ritardo siano rispettati. Da quello che hanno dichiarato le stesse Ferrovie si parla di giugno 2017.

Come ho ribadito più volte, le decisioni di dove costruire la stazione a Imperia e Diano Marina sono di molti anni fa. Dico anche che come Sanremo ha 400 metri di tunnel per raggiungere i binari, come Ospedaletti, San Lorenzo e San Bartolomeo al Mare hanno perso le loro stazioni, ci sono dei prezzi da pagare affinché non passi più il treno in mezzo alle città e sulla costa e passi nell’interno. Ma, nonostante questo penso che all’epoca si sarebbe potuto fare un pensiero ulteriore su dove localizzare la stazione di Imperia e la stazione di Diano da renderle più fruibili
”.

Ci sono dei problemi oggettivi di cui non si può non tenere conto. Forse il più urgente da risolvere è quello dei parcheggi alla stazione di Imperia. Su questo aspetto l’Assessore Guido Abbo ha lanciato la proposta di rendere il parcheggio a pagamento, in uscita, per chi non è in possesso del biglietto o dell’abbonamento ferroviario. I pendolari spingono verso una regolamentazione tramite disco orario.

I sanremesi stanno sempre zitti. – risponde Berrino - Sanremo è la città più grande della provincia e la più grande come numero di turisti. Parcheggi? Zero. Distanza della fermata degli autobus dai binari: 550 metri, dati ufficiali. Significa camminare dieci minuti, un quarto d’ora. Negli anni ’70, quando hanno progettato il tutto ci sono stati errori di valutazione di come si sarebbe sviluppato il trasporto pubblico che non incentiva certamente l’uso dei mezzi pubblici. Ma con queste scelte che non abbiamo fatto noi dobbiamo convivere e renderle al meglio come fruibilità. Il che vuol dire che allo stato attuale la situazione non è modificabile, ma ci vogliono quegli interventi che permettano agli utenti di raggiungere meglio le stazioni e che queste siano gestite e manutenute al meglio”.

L’Assessore torna anche sulla questione relativa al disavanzo di servizio della vecchia amministrazione regionale da 15 milioni di euro nei confronti di Trenitalia.

Stupefacente dire che i prezzi aumentino in corrispondenza di una diminuzione del servizio. La precedente amministrazione li ha fatti aumentare del 20% diminuendo il servizio di molto mentre questa giunta che si è presa in carico di rinnovare la flotta viaggiante nel nuovo contratto con Trenitalia, nell’immediato ha aumentato solo del 5% il prezzo del biglietto a fronte di un aumento di 500 mila chilometri. Posto che la regione dal 1 gennaio 2013 al 2015 non aveva più aumentato neanche ’indice Istat”.

Il disavanzo – continua Berrino – sarebbe potuto diventare un debito nei confronti di Trenitalia se non avessimo ottenuto di ripartire da zero con il nuovo contratto di servizio. Altrimenti la Regione avrebbe dovuto pagare o diminuire il servizio negli anni per recuperare. Il contratto precedente era a offerta a catalogo e ogni treno in più si doveva pagare. Adesso si tratta di un misto tra chilometri e tempo di percorrenza.

Si può contestare l’aumento delle tariffe, il dispiacere lo comprendo, ma noi la motiviamo. Non ci stiamo a farcela contestare da chi negli anni precedenti ha gestito i trasporti senza pensare alle conseguenze e soprattutto che oggi attribuisce alla giunta quello che ha fatto in passato, ovvero aumentare con diminuzione dei servizi. Noi aumentiamo del 5% con aumento dei servizi notevole perché su 8 milioni di chilometri parliamo di 500 mila in più tra 2016 e 2017, contando che i treni veloci non fanno parte dell’offerta regionale, per cui la presenza di Freccia Rossa, Argento e Bianca, è indipendente dal contratto di servizio con Regione Liguria. Chiaro che la Regione su questo sta contrattando con Trenitalia tanto che abbiamo ottenuto il treno veloce per Roma che partirà entro la fine di gennaio e stiamo contrattando con Rfi e Trenitalia per diminuire di molto la percorrenza su Genova e Milano”.

Francesco Li Noce

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