Sanremo: pubblicità del Casinò con sfondo Mentone. Francesco Grandazzi, Social Media Creative Supervisor, spiega come accadono questi errori

Qualche giorno fa è esploso il caso ddell'epic fail sulla pubblicità del Casinò di Sanremo, con sfondo Mentone. Francesco Grandazzi, di Sanremo ma di adozione milanese, è Social Media Creative Supervisor in una delle più importanti agenzie italiane di comunicazione digitale che lavora con alcuni tra i più importanti brand italiani e stranieri. Il suo compito è verificare che i contenuti pubblicati siano coerenti con le strategie creative e gli obiettivi di comunicazione e anche verificare che non ci siano errori visivi o concettuali nei post.

Sei un supervisor per il settore pubblicità sui social media e sei di Sanremo. Come pensi sia stato possibile questo fail? Si tratta di un errore piuttosto facile da commettere, soprattutto quando si usano immagini da archivi fotografici: il designer cerca uno scatto particolare, ma il fotografo che l'ha realizzato e reso disponibile non ha compilato correttamente la descrizione dell'immagine. Il designer si fida e succedono situazioni del genere. Quando si tratta di realizzare contenuti di questo tipo raccomando sempre di fare un doppio o triplo check su più fonti: in questo caso sarebbe bastato cercare "Sanremo Panorama" su Wikipedia o Google Immagini per accorgersi subito dell'errore.

Questi “errori” accadono spesso? Non si è mai troppo precisi: per citare un esempio, anni fa un ornitologo molto attento aveva scoperto che durante una partita di golf trasmessa dalla NBC - il network televisivo americano - si sentiva il canto di un uccello incompatibile con le latitudini del campo da gioco. Ha scritto a un giornale chiedendo chiarimenti e il network ha dovuto ammettere pubblicamente che per rendere più interessanti le dirette venivano aggiunti suoni presi da archivi. 

Rispetto al passato, nell'era dei social network, un contenuto pubblicato su un profilo può essere condiviso e visto da centinaia di migliaia di persone in pochissimi minuti: tra esse potrebbe esserci qualcuno che nota quel piccolo errore che genera poi il "Fail" che può diventare "EpicFail" in brevissimo tempo.

Potrebbero essere considerate strategie? Mai. Spesso in casi come questo qualcuno dice "bene o male, purché se ne parli", ma nella mia esperienza professionale posso garantire che nessun Cliente metterebbe a rischio la reputazione del proprio brand per avere della visibilità, anche perchè certe dinamiche non sono controllabili. Errate valutazioni, sottostima degli effetti o banali disattenzioni: l'origine dei "Fail" è molto più semplice di quanto sembri.

Quali possono esserne le conseguenze legali? Nei casi più gravi si può arrivare alla rescissione del contratto tra Cliente e Agenzia, seguita da cause di risarcimento per danni di immagine o economici. Si tratta però di casi davvero gravi, con danni quantificabili.

E di immagine? I social network sono un mondo dove i contenuti hanno un ciclo di vita breve: nel giro di poche ore i piccoli "Fail" scompaiono dalle nostre timeline, mescolati alla miriade di contenuti generati dai nostri amici o da altri brand.  Dimenticare è sì facile, ma non bisogna comunque mai abbassare la guardia soprattutto perché un "EpicFail" potrebbe perseguitare il brand per anni.

Tu come avresti promosso il Casinò? Nonostante siano passati quasi dieci anni dalla sua "esplosione", Facebook e i social network continuano ad essere un territorio difficile per molti brand. Le potenzialità sono enormi, soprattutto considerando la loro diffusione trasversale su pressochè tutti i segmenti demografici. Il Casinò deve sicuramente continuare e investire su questi media e sperimentare maggiormente con le campagne di advertising sempre più mirate: Facebook ha potenzialità enormi, soprattutto perchè è in grado di profilare le persone in modo molto preciso e far vedere il contenuto giusto alla persona giusta.