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Politica | 02 dicembre 2016, 10:58

Imperia: verso il referendum del 4 dicembre, le ragioni per il 'Sì' secondo Pietro Mannoni (PD)

"Basta un Sì per far cambiare verso al nostro paese, questa volta per sempre. Basta un Sì per dare un futuro all'Italia" - sottolinea il segretario provinciale del PD.

Pietro Mannoni

Pietro Mannoni

"Domenica avrà luogo il referendum costituzionale ed il mio auspicio è che in queste ultime ore, prima del voto, accada qualcosa di rilevante per il progresso civile del nostro Paese".

E' questo il pensiero di Pietro Mannoni, segretario provinciale del Partito Democratico. L'esponente del PD ha così spiegato le sue ragioni per promuovere il 'sì' nelle votazioni per il Referendum Costituzionale del 4 dicembre. 

"Spero infatti che tutte le cittadine e i cittadini dedichino un po' di tempo per riflettere sul quesito referendario e magari per approfondire i punti cardine della riforma costituzionale proposta. Non c'è altro che questo: una riforma che modifica alcuni articoli della costituzione ed il sacrosanto diritto degli italiani di votare sul contenuto del quesito e non sulle molte assurdità ascoltate in questa lunga campagna elettorale. - sottolinea Mannoni - Un Sì alla riforma porterà ad avere un parlamento in cui non si avranno più due camere che fanno le stesse cose. Per chiarire meglio questo aspetto basti pensare che cosa si risponderebbe a qualcuno che proponesse di istituire un secondo consiglio comunale o magari un secondo consiglio regionale, con le stesse competenze e con il conseguente raddoppio dei costi di funzionamento".

"Un Sì alla riforma porterà a definire con chiarezza cosa fa lo Stato e cosa fanno le Regioni. Basta legislazione concorrente e contenziosi continui davanti alla Corte Costituzionale. Basta trattamenti diversificati su tematiche fondamentali come la sanità. Se sei ligure non vali meno di qualcuno che viene da un'altra regione: siamo tutti italiani ed abbiamo gli stessi doveri, ma anche gli stessi diritti. Un Sì alla riforma porterà una maggiore partecipazione dei cittadini. Le leggi di iniziativa popolare dovranno, infatti, essere obbligatoriamente discusse dal Parlamento. I referendum, se presentati con un numero di firme più alto, avranno un quorum molto più basso ed accanto al referendum abrogativo verrà finalmente istituito quello propositivo. Si tratta di strumenti che permetteranno alle elettrici e agli elettori di contare di più".

"Un Sì alla riforma porterà all'abolizione di enti inutili e costosi come il CNEL ed ormai superati dalla storia, come le province. Un Sì alla riforma porterà a numerosi risparmi. Se le istituzioni possono costare un po' meno è un dovere etico far sì che non costino più di quanto serve. Un Sì alla riforma renderà l'Italia un paese più giusto, solido, efficiente e serio. Basta un Sì per far cambiare verso al nostro paese, questa volta per sempre. Basta un Sì per dare un futuro all'Italia".

C.S.

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