L'uscita di Ulderico Falconi, Presidente del Gruppo Colussi, dallo stabilificio di via Schiva questo primo pomeriggio, pone fine al capitolo Agnesi. Sono state consegnate tutte le lettere di licenziamento e su 100 dipendenti, saranno 15 i lavoratori ricollocati a Fossano.
Al termine dei "colloqui” quanti sono i lavoratori ricollocati? “Come avevo previsto 3 mesi fa, 15 persone hanno optato per trasferirsi a Fossano loro malgrado. Altre 3 persone si sono ricollocate in modo autonomo e 2 lavorano presso il Plin di Albenga. Sono oltre le 70 unità che rimarrano per la strada con un misero assegno di disoccupazione che va dai 12 ai 24 mesi” risponde Gigi Lazzarini della Cisl.
Ha suscitato diverse critiche la dichiarazione rilasciata dal Sindaco di Imperia, Carlo Capacci, secondo il quale occorrerebbe superare il vincolo di destinazione d'uso. “Questa mattina abbiamo letto con molto dispiacere le dichiarazioni del Sindaco, dichiarazioni che poteva risparmiarsi in un momento in cui ci stavano consegnando le lettere di licenziamento. Con il morto ancora caldo, il sindaco cerca di portare un cambiamento ad una mozione che è stata ottenuta con non poca sofferenza” prosegue Lazzarini.
E per quanto riguarda il Museo della Pasta? “E' un'altra favola che non vedremo mai a mio avviso. Il museo della pasta di Roma è chiuso, ad esempio e farlo al 5° piano dove non si vedono nemmeno i macchinari, mi sembra una proposta folle” conclude Lazzarini.
Non diverse le parole di Gianni Trebini della CGIL: “L'ultima pagina di questo capitolo si è chiusa oggi, con il licenziamento. E' una pagina scura, buia, una storia triste. Abbiamo resistito per 2 anni tramite le iniziative dei lavoratori, abbiamo bisticciato alla presenza di molti politici: nel momento in cui c'erano le elezioni c'era sicuramente molta più attenzione e impegno. Non dico che siamo rimasti isolati, ma un po' di assenza c'è stata. Siamo amareggiati, purtroppo abbiamo sottoscritto un accordo che ha però creato situazioni di minor disagio. C'è un dato comunque di carattere oggettivo in questa provincia: il lavoro non c'è”.