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Politica | 17 novembre 2016, 15:44

Imperia: il CIMAP analizza la scelta fatta durante l'ultimo consiglio comunale ed invoca l'intervento della Provincia

"Occorre lasciare alle spalle atteggiamenti campanilistici o miopi strategie di breve periodo che usano la gestione del servizio idrico per scopi di bilancio. Indietro non si torna, la gestione dell’acqua e dei beni comuni deve essere pubblica" - spiegano dal CIMAP.

Imperia: il CIMAP analizza la scelta fatta durante l'ultimo consiglio comunale ed invoca l'intervento della Provincia

"A qualche giorno dal Consiglio comunale di Imperia, durante il quale il Sindaco Capacci ha ritirato la delibera che prevedeva l’ingresso del Comune nella compagine sociale di Rivieracqua a condizione di un indennizzo milionario per AMAT, a differenza degli altri comuni del territorio che hanno già conferito i propri impianti senza corrispettivo, attendiamo che si svolga all’interno della Conferenza dei Sindaci una chiara e trasparente riflessione sullo stato dei processi di acquisizione, per rafforzare l’avvio della società pubblica consortile Rivieracqua".

Il CIMAP - Coordinamento imperiese per l’Acqua Pubblica, interviene in merito alla posizione assunta dal sindaco di Imperia, invocando l'intervento della Provincia. "Risulta evidente che la partita vada giocata anche sul piano politico ed è fondamentale il ruolo della Provincia, quale Ente di Governo d’Ambito, affinché vigili che i Comuni non si sottraggano agli adempimenti di legge, faciliti i rapporti fra le Istituzioni e sia di stimolo a quei processi oramai non più procrastinabili per portare a compimento una gestione dell’acqua pubblica sottratta alle logiche di mercato e del profitto".

"Per questo motivo, quale Coordinamento imperiese per l’Acqua Pubblica, siamo nuovamente a sollecitare un incontro con il Presidente Natta, che fino ad ora non ha voluto riceverci , per continuare a vigilare sull’esito referendario  e sulla coraggiosa scelta delle amministrazioni provinciali che ha portato alla nascita di Rivieracqua". 

"Invitiamo tutti i soggetti coinvolti nei processi di acquisizione degli affidamenti a cogliere, con una visione a lungo raggio, l’importanza di una scelta che veda tutte le Amministrazioni ugualmente motivate nella tutela del bene comune acqua e di una valutazione imprenditoriale  che consenta ad ogni socio un adeguato peso nella governance di Rivieracqua. - chiosano dal CIMAP - Per far ciò occorre lasciare alle spalle atteggiamenti campanilistici o miopi strategie di breve periodo che usano la gestione del servizio idrico per scopi di bilancio. Indietro non si torna, la gestione dell’acqua e dei beni comuni deve essere pubblica".

C.S.

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