"Da quando si è insediata questa amministrazione in città vi è stata una vera e propria strage di alberi e molti cittadini si sono chiesti il perché. Il tutto è iniziato coi pini dell'ex boschetto, che erano stati piantati dai bambini delle scuole in occasione della festa dell'albero del 1950, e sono stati abbattuti senza preavviso - suscitando così diverse polemiche- poiché valutati pericolanti dalla perizia dell'agronomo, nel quadro di un progetto di riqualificazione che ha visto il il rifacimento della piazzetta denominata Coppo e la sostituzione coi nuovi alberelli piantati" afferma Silvia Malivindi.
Il consigliere continua, elencando tutte le opere relative al taglio degli alberi: "Poi è stata la volta dei pini alla Marina San Giuseppe, dei pioppi in corso limone Piemonte, dei platani in via Veneto, dei pini in via Gramsci e in via Basso. Una cinquantina di alberi sono stati abbattuti, alcuni effettivamente storti o con radici problematiche, altri invece apparentemente perfetti, ma in generale c'è stata una vera strage di alberi. Molti cittadini si sono chiesti il perché, nel frattempo si continuavano a vedere i "monconi" delle palme malate di punteruolo rosso, lasciati lì o tagliati - inspiegabilmente- a più riprese (prima la chioma, poi il tronco, poi - forse -la radice"..
"Aldilà della pericolosità del singolo albero, questa maggioranza ha fatto preliminarmente una scelta: ha deciso di sottoporre a perizia gli alberi di Ventimiglia e quindi successivamente di abbattere quelli giudicati pericolosi senza risparmiarne alcuno. Non sta a me valutare la pericolosità di un albero, non sono un agronomo, in questa sede posso solo commentare una scelta politica che ha dato la priorità a questo tipo di "censimento" e di interventi. Mi chiedo se in una città come Ventimiglia in cui sono presenti gravi problematiche la pericolosità degli alberi fosse la priorità, e la risposta che mi do è un no deciso. È una scelta politica che non condivido, attuata oltretutto senza fornire spiegazioni nei confronti di tutti i cittadini che amano le piante. In un periodo in cui non vi sono soldi per fare praticamente nulla, non vi sono neppure i soldi per mettere in sicurezza le strade dove vi sono buche pericolose che spesso provocano incidenti e richieste di risarcimento al comune stesso, si è data la priorità (anche economica) all'intervento di abbattimento di tanti, troppi alberi.
La speranza che rimane è che adesso gli alberi vengano ripiantati come promesso" conclude il Consigliere Malivindi.