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Politica | 18 ottobre 2016, 07:11

San Bartolomeo al Mare: contro il suo partito, il Sindaco Valerio Urso voterà NO al referendum costituzionale

Mancano poco meno di 50 giorni al referendum costituzionale per confermare o respingere la riforma Renzi-Boschi, contenuta nella legge costituzionale approvata dal Parlamento il 12 aprile scorso

San Bartolomeo al Mare: contro il suo partito, il Sindaco Valerio Urso voterà NO al referendum costituzionale

Mancano poco meno di 50 giorni al referendum costituzionale per confermare o respingere la riforma Renzi-Boschi, contenuta nella legge costituzionale approvata dal Parlamento il 12 aprile scorso e tra la gente c'è ancora molta confusione. I punti chiave del terzo referendum costituzionale del nostro paese, dopo quello del 2001 e quello del 2006, prevedono: alcune disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II° della Costituzione. Il referendum costituzionale si voterà il 4 dicembre, dalle 7 alle 23.

In attesa che arrivi questa data abbiamo chiesto a Valerio Urso, Sindaco di San Bartolomeo al Mare il suo parere sulle ragioni di scelta del SI’ e del NO.

Lei cosa voterà al referendum costituzionale? "A differenza delle logiche del mio partito: il Nuovo Centro Destra, di cui sono segretario provinciale imperiese, io personalmente, vivendo in stato di democrazia, voterò No".

Cosa cambierà secondo lei dopo il referendum costituzionale? "Personalmente ritengo che non cambierà assolutamente nulla! Si tratta di una facciata che non cambierà nessuna dinamica, non snellirà proprio niente, lasciando assoluto potere al Premier Renzi".

Cosa la spinge a optare per il NO? "In questi mesi il Presidente del Consiglio ha continuato a vendere fumo, facendo credere agli italiani che la nuova Riforma della Costituzione diventerà la panacea contro tutti i mali! Infatti fin dall'inizio della sua campagna referendaria, armato di lavagna e pennarello, non ha fatto altro che elencare punto per punto tutti i risparmi derivanti dalla riforma costituzionale, per un totale vicino ai 500 milioni di euro. Panzane, solo panzane! L'Italicum consentirà a Renzi di avere un partito completamente ai suoi piedi con una maggioranza alla Camera che gli permetterà di fare il bello e il cattivo tempo, annientando l'opposizione che non avrebbe la benché minima voce in capitolo. Facciamo un esempio: poniamo il caso che alle elezioni il partito del PD prenda il 25%, il partito del M5S il 22% e il partito 'C', a caso, il 18%. Con l’Italicum andrebbero al ballottaggio il PD e il M5S, quindi non una coalizione che sarebbe espressione più rappresentativa di un maggior numero di italiani, bensì due partiti. Di conseguenza il partito con il 25% avrebbe una maggioranza enorme alla Camera per 5 anni e avremmo quindi, il leader di quel partito al comando e a farsi le leggi a suo piacimento".

"Inoltre, qualcuno ha forse dimenticato chi ha votato questa Riforma? Ve lo ricordo io: il Parlamento Italiano e con quale legge è stato eletto nel 2013 questo Parlamento? Il ‘Porcellum’. Sì proprio il Porcellum che come è ben risaputo, con una sentenza della Corte Costituzionale è stato dichiarato incostituzionale per violazione di alcuni articoli della Costituzione. Vogliamo aggiungere altro? La Cassazione, con una sentenza ha potuto poi ribadire la gravissima lesione di un diritto, quella di non consentire ai cittadini elettori di esercitare il diritto al voto e di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento. Secondo voi, può un Parlamento che è stato dichiarato illegittimo arrivare addirittura a riformare la Costituzione? Parliamoci chiaro, se per voi questo è un modo corretto di rappresentare la democrazia, io la definirei piuttosto una dittatura velata. Ecco dunque i motivi per cui voterò NO al referendum costituzionale".

Maurizio Losorgio

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