Bordighera, assegnazione Tennis Club di via Stoppani: Nargiso “Stiamo parlando dell'Italia, è stata premiata l'anzianità, non il nuovo e la progettualità”

“Ero abbastanza sereno, abbiamo fatto il massimo. Il bando era improntato sull'anzianità delle associazioni, non sulla progettualità e potenzialità delle nuove cose che si sarebbero potute fare in quella struttura.” Questo il commento a caldo di Diego Nargiso, capofila dell'Ati 'Sport 4 life', arrivata seconda dietro il Bordighera Lawn Tennis Club, nella gara di assegnazione della struttura di via Stoppani (leggi qui)

Un commento sereno quello di Nargiso, ma duro soprattutto nei confronti del modo in cui è stato strutturato il bando: “E' stato improntato sull'anzianità – prosegue Nargiso – su quello che è il vecchio e su questo il Bordighera Lawn Tennis era imbattibile. Vedremo comunque la documentazione che verrà presentata a comprova dei requisiti dichiarati. Sono abbastanza convinto che ci sia un'eccezione su un paio di voci nel mio punteggio, per le quali valuteremo il da farsi.”

Secondo il bando loro erano una corazzata, perché hanno un'anzianità importante, imbattibile, io sono riuscito a costruire una squadra giovane per fare cose nel futuro, una squadra che sta facendo progettazioni di eventi in tutta Italia.”

Quello su cui pone l'attenzione Nargiso è il fatto di aver ottenuto il punteggio più alto per quanto riguarda il progetto che però non gli ha consentito di vincere la gara d'appalto: “Sono stato quello che ha presentato il progetto migliore, ma quest'ultimo non ha vinto. L'idea era quella di costruire qualcosa di nuovo, di apportare dei miglioramenti ad una situazione non buona, tant'è che i signori che erano dentro sono stati allontanati, ma ora ci ritornano gli stessi. E' un peccato per la città e per lo sport in generale. Una persona come me aveva cercato di prendere la struttura per fare qualcosa di nuovo, ma questo non è stato possibile perché in Italia la gioventù e la progettualità anziché essere favoriti, vengono penalizzati.”

Contentissimo del fatto di essere arrivato secondo contro una corazzata – prosegue Nargino – ma è un dato di fatto che il punteggio stia nell'offerta economica, il progetto era importantissimo per me, ma è stato irrisorio ai fini della gara.”

“Stiamo parlando dei bandi italiani e dell'Italia, questo non fa altro che testimoniare ancora una volta che qua il nuovo e la progettualità non vengono presi in considerazione. Viene premiata l'anzianità di gestione, ma questa non sempre va di pari passo con la qualità. Ho il curriculum migliore per il tennis, ma questo è valso tre punti a cui se ne aggiungono cinque per la progettualità. All'anzianità di gestione di strutture sportive come quella in oggetto ne sono stati dati trenta, c'è uno squilibrio.”

Da parte di Diego Nargiso resta comunque la volontà di rimanere al Tennis Club Sanremo, collaborazione che questa gara non ha intaccato: “Sto benissimo dove mi trovo – conclude Nargiso – questa è una cosa indubbia e anche nel caso avessi vinto la gara non era certo che lasciassi il resto. L'unica cosa che mi spiace è che si sia trattato di un bando sproporzionato e incentrato sull'anzianità che non ha lasciato spazio all'innovazione e alla progettualità.”