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Attualità | 28 settembre 2016, 07:11

Referendum 'anti frontalieri': la Svizzera privilegia i residenti. Parodi (Fai) “A Monaco questo esiste da sempre, ma non ci ha impedito di lavorare”

"Nel Principato di Monaco c'è da sempre stata una una priorità: prima i residenti, poi gli abitanti delle zone limitrofe e infine i non residenti. Ciò non ha impedito di avere 4.000 unità italiane che vi lavorano e che continuano a crescere.”

Referendum 'anti frontalieri': la Svizzera privilegia i residenti. Parodi (Fai) “A Monaco questo esiste da sempre, ma non ci ha impedito di lavorare”

Con il 58% di voti favorevoli la Svizzera ha scelto di privilegiare i propri cittadini e di votare il referendum “Prima i nostri”, con il quale si vuol dare priorità di assunzione ai residenti e successivamente a tutti gli altri. Risultato che ha ovviamente destato grandi preoccupazioni sulla buona riuscita dei negoziati tra Unione Europea e Svizzera e sulla possibilità di lavorare nella nazione. 

Anche una provincia di confine come la nostra deve porsi alcune domande in merito alla libera circolazione delle persone e della forza lavoro, ma nella vicina Francia le cose funzionano in maniera diversa.

Qui le cose sono un po' differenti – spiega il Segretario del F.A.I. (Frontalieri Autonomi Intemeli) Roberto Parodi che da 25 anni lavora a Montecarlo – nel Principato di Monaco c'è da sempre stata una una priorità: prima i residenti, poi gli abitanti delle zone limitrofe e infine i non residenti. Ciò non ha impedito di avere 4.000 unità italiane che vi lavorano e che continuano a crescere.”

Recentemente, dal punto di vista lavorativo, la situazione lavorativa sta diventando difficile anche a Monaco dove moltissime industrie stanno chiudendo, lasciando a casa moltissimi lavoratori residenti e non. Per evitare alcun tipo di discriminazione è stata applicata la stessa priorità in termini di riassunzione anche ai lavoratori italiani.

Ogni anno abbiamo degli incontri con il Ministro francese – prosegue Parodi – soprattutto in questo particolare momento storico. Ci sono industrie che stanno chiudendo e si stanno trasferendo, ma in caso di licenziamento è stata applicata ai lavoratori che hanno perso il loro posto, siano essi italiani che monegaschi, la stessa priorità. Questo ovviamente non avviene nel caso di prima assunzione, ma si tratta di una legge che esiste da tempo."

Monaco però non è la Svizzera, e per quanto importanti, le posizioni lavorative offerte, sono limitate. Bisogna comunque vedere cosa succede dopo questo referendum – conclude Parodi - e cosa decideranno di fare gli amministratori, prima di preoccuparsi.”

Simona Della Croce

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