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Attualità | 25 settembre 2016, 09:21

Quando il sogno diventa realtà, la storia del dj sanremese Tommy Scala tra Sanremo, Berlino e Amsterdam fino alla firma con Universal

Al suo esordio con una ‘major’ collaborerà con il collega matuziano ‘Inari’

I due producer sanremesi Tommy Scala (a sinistra) e Inari

I due producer sanremesi Tommy Scala (a sinistra) e Inari

Il sogno di tutti giovani che fanno musica. Non importa quale sia il genere, l’obiettivo è sempre lo stesso: mettere la propria firma sul contratto con una ‘major’. Fare musica di professione.
E il producer sanremese Tommy Scala (al secolo Tommaso Scalarandis) pare ci stia riuscendo, la strada è quella giusta.

Ha 22 anni, è partito dalla cameretta e dai primi dischi per poi scegliere di frequentare la prestigiosa Bds Music di Berlino, una sorta di conservatorio per la musica elettronica. E si è diplomato.
Poi tappa ad Amsterdam alla ricerca di un contratto pagandosi le spese di tutti i giorni lavorando in un albergo. E un giorno arriva la chiamata da Milano. I primi incontri, i primi progetti, fino alla firma, nero su bianco, con la Universal, una delle case discografiche più prestigiose al mondo.

Il suo primo pezzo per la Universal “Blue line” sarà in condivisione con un altro giovane dj sanremese, Inari (al secolo Devis Pati). E proprio con lui ha condiviso la gioia per la firma con la Universal.
Provo una grande soddisfazione, prima di partire per Berlino mi sentivo come in una scommessa – ci racconta Tommy Scala – vedevo tutti i miei amici che andavano a trovare delle garanzie per il futuro mentre io mi stavo buttando in un ambito artistico. Ho sempre avuto un punto di domanda, una situazione molto stressante”.
Essere arrivato a una firma di questo tipo non mi dà una garanzia a vita – aggiunge – ci sono ancora dei punti di domanda. Ma ora ho la sensazione di avere qualche certezza in più, ho un team che lavora con me, mi hanno messo in un’ottica professionale per pensare in grande. È una soddisfazione. Una volta giocavo, ora lo faccio per lavoro”.

I progetti per il futuro? Al momento sono ‘top secret’, ma ci sono programmi interessanti sempre sotto l’ala della Universal. A breve “Blue line”, che Tommy Scala definisce come più onirica rispetto alla sua normale produzione, sarà pubblicata in una compilation con altri grandi nomi del panorama elettronico. E continuerà anche la collaborazione con il sanremese Devis Pati.

Il viaggio è stato lungo. Sanremo, Berlino, Amsterdam, Milano. Ma l’obiettivo è stato raggiunto e anche se la strada è ancora lunga è stato compiuto un primo passo, un primo riconoscimento per il lavoro svolto fino ad ora come un gioco. Ma adesso non si gioca più, si fa sul serio.

Pietro Zampedroni

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