ELEZIONI COMUNE DI SANREMO
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Politica | 23 settembre 2016, 18:21

Sanremo: approvati dalla giunta i criteri per il nuovo regolamento per affidare incarichi professionali esterni

La decisione della Giunta è derivata per aggiornare la disciplina degli incarichi, aggiornandola alle norme vigenti e tenendo che l’autonomia regolamentare degli enti locali, trova un limite nelle norme e in quelle di coordinamento della finanza pubblica, senza dimenticare i principi costituzionali.

Sanremo: approvati dalla giunta i criteri per il nuovo regolamento per affidare incarichi professionali esterni

La Giunta comunale di Sanremo ha approvato la formulazione dei criteri generali per preparare il nuovo regolamento per l’affidamento di incarichi professionali ad esterni alla pubblica amministrazione, sostituendo quello adottato dalla Giunta l’11 luglio del 2008.

Nelle decisioni della Giunta, quella di circoscrivere l’ambito di applicazione del regolamento agli incarichi di collaborazione, escludendo gli appalti di servizi e comunque considerando le esclusioni derivanti dalle interpretazioni, come gli incarichi obbligatori per Legge. Nel regolamento sono previste procedure comparative dei curricula per la selezione dell’incaricato, a prescindere dall’importo del compenso e secondo gli indirizzi della giurisprudenza contabile.

Il regolamento prevederà la deroga alle procedure comparative, nei casi ammessi, ma anche in analogia a quanto previsto in materia di appalti. Agli incaricati verrà imposto il rispetto del codice di comportamento dei pubblici dipendenti. Verrà anche assicurato lo speciale regime, previsto per gli incarichi di studio di ricerca e consulenza, per il procedimento di affidamento e controlli successivi, dell’organo di revisione della Corte dei Conti.

La decisione della Giunta è derivata per aggiornare la disciplina degli incarichi, aggiornandola alle norme vigenti e tenendo che l’autonomia regolamentare degli enti locali, trova un limite nelle norme e in quelle di coordinamento della finanza pubblica, senza dimenticare i principi costituzionali.

Le prestazioni ‘esterne’ riguardano: lo studio e la soluzione di questioni inerenti l’attività dell’Amministrazione, le prestazioni professionali finalizzare alla resa di pareri, valutazioni ed espressione di giudizi. Ma anche consulenze legali, al di fuori della rappresentanza processuale e del patrocinio dell’Amministrazione e gli studi per l’elaborazione di schemi di atti amministrativi o normativi. Ci sono anche le prestazioni professionali per la resa di servizi o adempimenti obbligatori per Legge, in assenza di ufficio o strutture deputate. Prevista anche la rappresentanza in giudizio ed il patrocinio dell’Amministrazione e gli appalti e le ‘esternalizzazioni’ di servizi necessari per l’Amministrazione.

Non rientrano gli incarichi per gli adempimenti obbligatori per Legge, mancando qualsiasi facoltà discrezionale dell’Amministrazione. Dal 2011, lo ricordiamo, per valorizzare le professionalità interne alle Amministrazioni, è stata tra l’altro limitata la spesa annua per studi ed incarichi di consulenza, compresi quelli conferiti a dipendenti pubblici, al 20% di quella del 2009. Ulteriori misure restrittive sugli incarichi di studio, ricerca e consulenza sono arrivate con la Legge del 31 agosto 2013. Il 20% di limite è stato ripristinato anche nel 2016.

Ora la decisione della Giunta passerà all’esame della Commissione e, quindi, in ultima istanza toccherà a quello del Consiglio comunale.

Carlo Alessi

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