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Eventi | 27 agosto 2016, 17:37

Cervo: lunedì sul Sagrato dei Corallini, va in scena Beethoven secondo il violoncello di David Geringas

L'appuntamento musicale rientra nell’ambito del 53° Festival Internazionale di Musica da Camera di Cervo

Cervo: lunedì sul Sagrato dei Corallini, va in scena Beethoven secondo il violoncello di David Geringas

Il violoncellista e direttore lituano David Geringas - vincitore della medaglia d’oro al Concorso Čaikovskij nel 1970, può ora guardare indietro ad una carriera di parecchi decenni.
Ѐ, oggi, protagonista assoluto dell’élite musicale: un sano rigore intellettuale, la versatilità dello stile, la sua straordinaria cantabilità e sensualità unite ad una peculiare capacità interpretativa lo hanno reso celebre in tutto il mondo; ha suonato con i principali direttori e le orchestre più prestigiose, ha all’attivo decine di incisioni. Sono moltissimi i compositori contemporanei che a lui hanno dedicato i propri lavori.

Del resto, è stato anche allievo del “leggendario” Mstislav  Rostropovich al Coservatorio di Mosca; che non è cosa da poco.

Era una classe fantastica: il maestro, con il suo carisma e il suo stile ha trasmesso  a noi allievi la sua forte passione, fornendoci stimoli indispensabili. Le sue critiche, che non mancavano mai, ci davano quella sferzata indispensabile per andare oltre; non ci sono mai mancate le motivazioni.  Rostropovich era come una cometa che volava alla velocità della luce  e noi studenti eravamo la sua coda: ci ha “inglobato”,  attirati a se stesso.”

David Geringas suona sul Sagrato dei Corallini lunedì 29 agosto – ore 21.30 – nell’ambito del 53° Festival Internazionale di Musica da Camera di Cervo, con un programma interamente dedicato al repertorio cameristico di Ludwig Van Beethoven.

Al pianoforte Ian Fountain.

“Ho registrato il ciclo Beethoven già due volte con Ian Fountain. Mi è parso di vivere in prima persona  l’esistenza di Beethoven, da quando era giovanissimo alla sua vecchiaia. Le sonate, dall’op. 5 all’op. 102, coprono davvero una vita intera”. 

PROGRAMMA:

L.V. Beethoven:  

Sonata per violoncello e pianoforte n° 1 in fa maggiore op. 5
Sonata per violoncello e pianoforte n° 2 in sol minore op. 5
Sonata per violoncello e pianoforte n° 3 in la maggiore op. 69
Sonata per violoncello e pianoforte n° 4 in do maggiore op.102, n° 1
Sonata per violoncello e pianoforte n° 5 in re maggiore op. 102, n° 2

La Sonata per pianoforte e violoncello non esisteva ancora, alla fine del Settecento, come genere definito: il rapporto tra il pianoforte ed uno strumento di tessitura grave era legato ad un’idea del passato, in cui il ruolo del violoncello era, semplicemente, quello del basso continuo, di un sostegno, quindi, o poco di più. Beethoven ha campo libero, non ha precedenti “ingombranti” e può osare ardite sperimentazioni, grazie alle quali il dialogo tra i due strumenti risulta completamente rinnovato, rigenerato, pronto ad un progressivo arricchimento.

Le due Sonate op. 5, dedicate ad uno straordinario virtuoso del violoncello - Jean-Louis Duport  - segnano dunque l'apertura di un vero e proprio nuovo corso nella storia di questo strumento ad arco. Analoghe nella forma (due movimenti soltanto, seppure di vaste dimensioni) le due Sonate op.5 segnano la graduale ricerca di un equilibrio tra le parti e di una dialettica più stimolante.

Inter lacrimas et luctum: così, di suo pugno, ha scritto Beethoven su una copia della prima edizione della Sonata in la maggiore op. 69, probabilmente angosciato da problemi personali, che lo afflissero, ad un certo punto, durante la sua permanenza a Vienna. Ma dalle lacrime e dal dolore sgorga invece una musica mirabile, solare, in cui i due strumenti dialogano in un equilibrio perfetto, in un’atmosfera «tra la sinfonia e il concerto», elegante, ariosa, misurata, fatta di ampie melodie e tempi moderati, ben diversi dagli sfoghi “eroici” del periodo artistico precedente: una nuova fase compositiva, più composta, intimistica – anche se intensamente espressiva - fatta di relazioni sottili, giochi e intrecci di motivi tra le parti, estrema leggerezza.

Le Sonate op. 102  sono opere molto elaborate, concettuali, che prendono a modello la polifonia barocca con la sua tecnica contrappuntistica per rielaborarla in senso creativo: esempio ne sia il fugato a quattro parti che chiude la seconda di queste sonate. Dalle linee melodiche spoglie, dagli intrecci elaborati delle voci scaturiscono particolari timbrici e armonici inediti, il discorso strumentale si approfondisce e raggiunge livelli di raffinatezza peculiari. E’ con questi due capolavori del repertorio cameristico che si apre il cosiddetto”terzo stile” beethoveniano.

In caso di maltempo, il concerto si terrà all'interno della Chiesa di San Giovanni Battista.

www.cervofestival.com

Prezzi biglietti:

primi posti: € 25,00 - secondi posti: € 20,00 – ingressi: € 15,00
ragazzi dagli 11 ai 19 anni e studenti sino ai 26 anni: € 5,00
bambini sino ai 10 anni e disabili: ingresso gratuito.


Ѐ attivo il servizio navetta dal tradizionale posteggio del Festival (Via Steria) a Piazza Castello dalle ore 19.30 alle ore 1,00.

C.S.

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