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Attualità | 27 agosto 2016, 07:11

Taggia: residenza negata ad anziana per mancanza di regolare contratto d'affitto. La protesta del genero

Il Sindaco Genduso risponde: "Non c'è nessuna volontà del Comune a negare la residenza, ma devono esserci dei requisiti che vanno rispettati, tra cui un regolare contratto d'affitto"

Taggia: residenza negata ad anziana per mancanza di regolare contratto d'affitto. La protesta del genero

Mia suocera è cittadina italiana, ha trascorso la seconda guerra mondiale facendo la madre combattente, ha sempre pagato le tasse ma oggi a 91 anni il comune di Taggia le nega la residenza. Questo è il modo in cui vengono trattati gli onesti cittadini” inizia così lo sfogo del genero della signora Fortunata Iarrera, che versa in precarie situazioni di salute e, in età avanzata, non riesce ad ottenere l'assistenza prevista dal comune né quella sanitaria dell'Asl, in quanto non residente.

Da marzo mia suocera abita in un appartamento di Arma di Taggia. Per le usuali discriminazioni in atto ovunque nei confronti delle persone anziane, il contratto non è stato intestato a lei ma a sua figlia, mia moglie, che ne è anche amministratore di sostegno. Da 6 mesi alla signora viene negata la residenza in quanto considerata abusiva” afferma il genero, che continua “Ci siamo rivolti all'ufficio anagrafe, il quale sostiene che la pratica non possa essere portata avanti in assenza di un contratto abitativo intestato all'interessata. Il proprietari di casa d'altra parte non intende procedere in questo senso e la pratica viene rimbalzata da una parte all'altra. Mia moglie ha parlato direttamente con il sindaco, Vincenzo Genduso, ma non ha ottenuto nessuna soluzione al problema”.

Lo sfogo continua: “Senza cadere nel razzismo, ci sono immigrati in Italia e in questa provincia, a cui vengono garantiti tutti i diritti che invece sono negati ad una donna anziana, malata e cittadina italiana. Questo è il ringraziamento del nostro Paese? Dobbiamo aspettare che mia suocera non ci sia più per vedere la situazione risolta? Da parte dei Servizi Sociali di Taggia scarsissimo aiuto concreto è pervenuto in questi mesi e finanche da parte del Sindaco".

Abbiamo chiesto al Sindaco Vincenzo Genduso chiarimenti sulla situazione: “Ho parlato a lungo con la figlia della signora che richiede la residenza. Non c'è nessuna volontà del Comune a negargliela, ma ci devono essere dei requisiti che vanno rispettati, tra cui un regolare contratto d'affitto. Senza quello i miei uffici non possono concedere la residenza a nessuno. Non ci stiamo nascondendo dietro alla burocrazia né tantomeno rimbalziamo la questione, ma anzi cerchiamo le necessarie garanzie per tutelare le persone. Il Comune di Taggia non ha nessun problema ad accogliere la signora nella comunità, ma devono essere soddisfatti i necessari criteri di legge e ciò non può accadere se non in presenza di regolare contratto d'affitto. Prima di procedere con il trasferimento della signora forse la figlia ed il genero avrebbero dovuto informarsi a livello documentale sui requisiti richiesti per ottenere la residenza, da cui dipende sia l'assistenza sociale del comune, sia quella sanitaria dell'Asl” conclude il Sindaco.

Stefania Orengo

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