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In Breve

| 03 agosto 2016, 17:00

Le regole del turismo imperfetto

Nuove impressioni dalla Val Gardena.

Panorama dall'Alpe di Siusi

Panorama dall'Alpe di Siusi

SELVA DI VAL GARDENA - Come l’anno scorso, sono in vacanza in Val Gardena. Dopo le regole del turismo perfetto di luglio 2015, ecco le regole del turismo imperfetto, della serie “cose brutte che succedono in Liguria” con qualche esempio di buone pratiche adottate in Alto Adige. Rileggi Insider: Le regole del turismo perfetto

La sagra del vicino. Da Ventimiglia a Ospedaletti, entroterra compreso, i comuni fanno a gara a confondere turisti (e residenti) con troppe manifestazioni. Melius abundare quam deficere ma senza coordinamento si va poco lontano. I calendari sovrapposti sono un segno di leggerezza e scarsa capacità di “fare sistema”.

Rimedio gardenese: ragionare sempre in termini di comprensorio turistico, con una strategia unica che ovviamente comprende la comunicazione. In questi giorni, in tutta la Val Gardena non si fa altro che pubblicizzare il grande concerto gratuito di Giorgio Moroder del 12 agosto a Ortisei. Già acquistabili le magliette a dieci euro dell’evento.

Rumenta indifferenziata. Saranno i cittadini zozzoni e maleducati, o la società incaricata dell’igiene urbana a svolgere con poca diligenza il proprio lavoro? La domanda è di stringente attualità a Imperia, ma non solo: raccolta differenziata troppo bassa, strade sporche, marciapiedi mai spazzati, sacchi della rumenta accatastati di fianco ai cassonetti pieni. Però ci stiamo incamminando verso i rifiuti zero, auguri.

Rimedio gardenese: un po’ di educazione civica e ambientale. Pare poco, ma è tantissimo.

Scalcinautobus. Fare finta di sedersi su una panchina alla fermata del bus (la panchina non esiste o è rotta), attendere per un tempo indeterminato il passaggio di una corriera. Salire infine sul mezzo pubblico, avendo cura di non accomodarsi, anche se c’è posto, perché i sedili macchiati invitano a mantenere una certa distanza di sicurezza. L’effetto sauna finlandese, in compenso, è gratuito, con tanto di effluvi aromatici.

Rimedio gardenese: acquistare un po’ di autobus nuovi (quassù le fantasie all’idrogeno non sono mai arrivate), tenerli puliti e farli circolare in orario. In albergo regalano la tessera settimanale gratuita e un dépliant che indica le diverse linee/coincidenze e relative fermate.

I sentieri dei grovigli di rovo. Andiamo a scoprire il paesaggio ligure, le vallate, i borghi. Perché no, ci sono così tante mulattiere, stradine sterrate, tracciati nei boschi. Immancabilmente, ci troveremo in una delle seguenti situazioni: 1) groviglio inestricabile di rovi e ortiche 2) trivio non segnalato. E adesso dove vado? 3) la via si perde nel nulla 4) il sentiero finisce in una proprietà privata, o in un cortile con cani che abbaiano, o in una piccola discarica a cielo aperto. È inutile consultare una cartina geografica, perché nessuna cartina riporterà mai il sentiero che stavamo percorrendo, o credevamo di percorrere.

Rimedio gardenese: piantare cartelli e pulire i sentieri, che non dovrebbe essere roba da fantascienza per un territorio che vorrebbe vivere anche di turismo outdoor.

Strudel di riso. La cucina è chiusa, mi dispiace.

Rimedio gardenese: la cucina è chiusa, mi dispiace, ma posso portarvi un tagliere di salumi e formaggi e uno strudel. Ah grazie, allora ci fermiamo.

Luca Re

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