Ventimiglia: al centro del Consiglio Comunale la pratica sul porto, le opposizioni tornano nuovamente sulla società Zufox

La variante delle opere a mare dell’approdo turisti degli scoglietti era già stata approvata nel mese di febbraio ma all’esito dalla prima conferenza dei servizi a marzo erano state richieste integrazioni da parte della Capitaneria di Porto e in questa occasione la Regione aveva richiesto inoltre un nuovo cronoprogramma e l’aggiornamento del piano economico finanziario. Nei mesi successivi sono stati approntati tutti i documenti e ora la pratica ritorna per l’approvazione in Consiglio Comunale. Tra gli elementi innovativi è da segnalare l’opera di urbanizzazione aggiuntiva: un ascensore verticale che dalla galleria degli scoglietti dovrebbe collegarsi alla piazzetta dei Balestrieri.

“Rispetto al momento storico di crisi, terrorismo e migrazione il sistema economico tende a non investire rotta – è intervenuto il consigliere Mauro Lazzaretti – Ventimiglia è in controtendenza e c’è una società che investe tanto, merito della passata amministrazione che ha promosso la pratica e merito di questa amministrazione che vuole portarla a termine, sperando che vada a buon fine”.

“A novembre 2015 quando ci fu proposta questa variante – ha accusato invece il consigliere Daniele Ventura - ci venne dichiarato in maniera palese che era l’unica soluzione che aveva Ventimiglia per avere ultimata l’opera. Noi quella sera in consiglio comunale chiedemmo al Sindaco se la società aveva avuto altre offerte da altre aziende e ci venne data risposta che l’unica impresa era la società monegasca riuscendo così ad ‘estorcerci’ il voto di assenso. Il Sindaco dichiarò poi di non conoscere la Zufox la società che io personalmente incontrai e che contrariamente ci disse di aver avuto un colloquio nel palazzo comunale e quindi mi rivolgo al Sindaco: ci è stata omessa un’informazione importante? Credo che questa amministrazione abbia parteggiato a senso unico”.

“Io l’intervento lo voglio fare sul porto e su cose serie non su una società che vale cento euro – ha sminuito il Sindaco Enrico Ioculano - Abbiamo l’opportunità di dare corso a quello che può essere il completamento di un’opera di assoluta rilevanza per le ricadute economiche, il miglioramento dei collegamenti e il nuovo indotto. Abbiamo qui un’occasione enorme. Io voglio ringraziare il vicesindaco e gli uffici per l’attenzione che hanno dato alla pratica che costituisce un trampolino di lancio per un miglioramento del nostro contesto. Non ho mai ricevuto nessuno il 10 maggio che tra l’altro era una domenica, tanto meno nella casa comunale. Pertanto mi sembra che si stia parlando di nulla. Se vogliamo credere a babbo natale crediamo a babbo natale”.

“Questa sera non potrò confermare il voto – ha anticipato invece il consigliere Giovanni Ballestra - non per gli aspetti tecnici ma per quelli che sono gli aspetti politici. Vorrei ricordare che qui le minoranze rappresentano l’80% della cittadinanza in base al primo turno delle elezioni quindi credo sia importante fornire a tutti i consiglieri comunali qualsiasi chiarimento in un’ottica di trasparenza. Non è mio dovere credere a nessuno, non giudico da quello che dicono ma da quello che fanno. Cosa succede fuori di qua non mi interessa. A me interessa il rapporto istituzionale che deve esserci. Nel rispetto del ruolo da consigliere devo essere edotto di quello che attiene la pratica. Se a voi questo non vi piace è un problema vostro ma ci deve essere un metodo di giudizio corretto. Siccome qui non facciamo favori a nessuno non dobbiamo fare nemmeno torti a nessuno”.

“Credo – ha aggiunto il consigliere Diego Ferrari - che il merito della discussione di questa sera è stato un pochino deviato però voglio entrarci anche io: esiste qualche documento che attesti in maniera ufficiale il rapporto intercorso con questa società? Perché altrimenti mi verrebbe da dire che stiamo parlando del nulla. Oggi ci troviamo di fronte una realtà che dà sufficienti garanzie per la realizzazione di un’opera in tempi certi”.

La pratica sul porto, che tra la società dei porti di Monaco e la società Cala del Forte si trova ora con un accordo preliminare condizionato da elementi di rapporti privatistici tra i due soggetti e anche dall’esito della procedura di variante in oggetto considerata elemento essenziale, ha visto il voto favorevole della maggioranza e del consigliere Iachino mentre i consiglieri Nazzari, Ventura e Ballestra non hanno partecipato alla votazione.