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Attualità | 28 luglio 2016, 18:33

Domenica prossima nuovo appuntamento per raccogliere i fondi per ristrutturare il campanile della Collegiata

L'invito è non solo per i trioresi e gli amanti di Triora ma chiunque abbia a cuore i centri storici ed i suoi monumenti a partecipare alla manifestazione, nel modo in cui ritiene più opportuno. Facciamo in modo che i lavori di restauro del campanile vengano eseguiti al più presto.

Domenica prossima nuovo appuntamento per raccogliere i fondi per ristrutturare il campanile della Collegiata

Il campanile della collegiata di Triora, alto ben 38 metri, è di particolare qualità, articolato in una successione di piani marcati da archetti pensili e cornici a denti di sega. La parte inferiore risale al XV secolo, mentre quella estrema è del secolo XVIII. Di esso si parla nel corso della visita apostolica di mons. Nicolò Mascardi il 29 marzo 1586, il quale ebbe a scrivere: “E’ costruito dal lato del vangelo, ha scale, solai sollevabili, campane ed orologio. Vi si accede da una porta protetta da battenti”.

Restaurato nel 1876, come risulta da una piccola targa rinvenuta alla base della croce innestata sul pinnacolo, fu oggetto di un importante intervento nel 1959. In quella circostanza l’impresa Oddo-Bracco di Triora, grazie all’intervento del comm. Guerrini, provveditore alle Opere pubbliche per la Liguria e dell’Ufficio del Genio civile di Imperia, eseguì i seguenti lavori: consolidamento della cupola, intonacatura della parte superiore della torre campanaria, sostituzione dei ceppi delle campane, riparazione della scala di accesso alla cella campanaria, rimessa a nuovo dell’orologio, spicconatura dell’intonaco per mettere in risalto la muratura sottostante la duplice cornice di archetti, risalente al 1400, ed apertura di due monofore.

Alla cella campanaria si giunge attraverso una scala interna in muratura che gira attorno alle pareti e costituita da ben 104 scalini. Il concerto è formato da quattro campane: 1) la maggiore, detta il “campanone”, rifusa dalla fonderia Roberto Mazzola di Valduggia nel 1950; 2) la mezzana, risalente al 1875 ed opera del fonditore di Andagna Giacomo Semeria; 3) quella delle Figlie di Maria, della stessa epoca e fusa dal Semeria; 4) la piccola, di San Luigi, fusa nel 1771 da Giovanni Bertoldo e recentemente restaurata.

Tutte le campane furono elettrificate, unitamente all’orologio, nell’anno 1968 ponendo fine ad un’epoca autentica, quando suonarle era un autentico pezzo di bravura. Il macchinario dell’orologio fu trasportato nello scantinato del municipio e successivamente nel museo etnografico e della stregoneria, dove può tuttora essere ammirato.

Il vetusto campanile è stato oggetto di intervento urgente nel luglio 2014, in quando si erano distaccate alcune parti di intonaco precipitando sulle sottostanti abitazioni e sulla pubblica via Dietro la Stretta. La ditta Roberto Biale di Savona ha provveduto a rimuovere le parti di intonaco pericolanti ed anche di cornicione, nonché frammenti di lastre di ardesia. Il tale occasione l’impresa si è anche fatta carico di interventi sui tetti delle abitazioni, sostituendo le tegole rotte nel corso della caduta di materiale avvenute alcuni mesi fa. E’ stata anche rimossa parte della cornice dell’orologio, anch’essa pericolante. Eliminato il pericolo incombente, resta da eseguire il lavoro più importante ed indispensabile in quanto, oltre a preservare il campanile quale memoria storico-artistica, vi è soprattutto un’esigenza di sicurezza pubblica. E’ stato perciò predisposto un progetto, comportante una spesa complessiva di oltre 106.000 euro, dei quali 87.000 per lavori a base d’appalto. La C.E.I. ha già concesso un importante finanziamento, ma occorrono ulteriori sforzi finanziari per raggiungere la somma necessaria.

La Parrocchia ha promosso una raccolta di fondi che sta per raggiungere 20.000 euro e per incrementarla è in programma, domenica prossima, una manifestazione a carattere gastronomico-musicale nella centralissima piazza Reggio. L’iniziativa è doppiamente importante, soprattutto perché è priva di connotati politici e parte direttamente dalla gente del posto. E’ un appuntamento per tutti gli amanti di Triora e del suo centro storico; la speranza è farlo rivivere, mantenendo soprattutto le sue strutture più importanti. Il campanile è un riferimento per gli abitanti: con i rintocchi ricorda gli appuntamenti, segnala una festività o la dipartita di qualcuno, senza dimenticare la sua estrema utilità in caso di calamità pubbliche. Nel contempo un gruppo di signore e signorine ha preparato una pesca di beneficenza, allestita sotto i portici dell’ospedale. Il tutto per lo stesso scopo: quello di salvaguardare il magnifico campanile.

Appuntamento domenica prossima a Triora a partire dalle 11 e fino a sera. Si potrà contribuire a far sì che la speranza possa, al più presto, tramutarsi in magnifica realtà. L'invito è non solo per i trioresi e gli amanti di Triora ma chiunque abbia a cuore i centri storici ed i suoi monumenti a partecipare alla manifestazione, nel modo in cui ritiene più opportuno. Facciamo in modo che i lavori di restauro del campanile vengano eseguiti al più presto.  

Carlo Alessi

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