In & Out: da Imperia a New York. La storia dell'ingegner Stefano Braganti, tra idee brillanti e una piadineria in Florida

C'è chi si sveglia ogni mattina con la voglia di girarsi dall'altra parte del letto e chi invece infonde pensiero e vita a idee nuove, tanto da averle raccolte tutte in una cartella del computer, con tanto di progetto e business plan. Lui ha 30 anni, è di Imperia e non si accontenta di essere un ingegnere ai vertici di una importante azienda. Dopo aver ideato “GetBread”, sito dove chi decide di dare una cena o un party pubblica la lista delle “cose da portare” e chi partecipa sa esattamente con cosa presentarsi, ha deciso di aprire una piadineria in Florida. Lui è Stefano Braganti e questo è il suo american dream made in Imperia.

Da Imperia a New York, come Project Manager per una società di investimenti. Come ci si arriva? Un po' per caso. Ho frequentato il liceo scientifico a Imperia, quindi mi sono trasferito a Bologna per l' università, ma dopo il primo anno di fisica, sono passato a ingegneria. Ottenuta la laurea in ingegneria idraulica, un professore mi propose un esperimento di laurea specialistica dove avrei frequentato in primo anno a Bologna e il e il secondo alla Columbia University di New York. Ho terminato nel 2011, ma sono ancora qui. Con il titolo di studio, ho trovato inizialmente impiego in una piccola azienda di ingegneria impiegata in progetti in Centro America in stile “ingegneri senza frontiere”. Successivamente ho lavorato per il gruppo che ha progettato 56 Leonard St e 432 Park Ave Freedom Tower, l'edificio al momento più alto di tutta New York e a febbraio 2016 un costruttore, precedente cliente mi ha contattato per far parte di una nuova squadra di costruttori.

Ma i tuoi progetti vanno oltre, così come le tue idee. In cui hai incluso un progetto davvero originale. Si, sto per aprire, assieme a altri due ragazzi di Imperia, un prototipo di piadineria in Florida. Abbiamo tratto ispirazione da un “fast-casual”, ovvero la versione più elegante di un fast food, dove vorremmo offrire un particolare made in Italy non solo nella cucina, ma anche nell'ambiente e cultura, con alcuni disegni e murales su Imperia e particolari visivi e auditivi per fornire un esperienza per tutti 5 i sensi. Il nostro locale si chiamerà “Dina” e tutti e tre abbiamo frequentato un corso di piadineria.

Avere 20 o 30 anni a New York e averli a Imperia, differenze positive e negative. Dipende da cosa vuoi nella tua vita. Se un ragazzo termina le scuole ed ha le idee chiare sul mettere su famiglia e un lavoro, Imperia è la città giusta. Se invece si hanno altre priorità, questa città può risultare un po' stretta (per ora). Imperia mi manca, ma credo che a volte la maggior parte gli imperiesi si lamentino molto e facciano poco per migliorare. Finché le persone cureranno solo il proprio orticello e vivranno di quello, non si metteranno mai in gioco. A volte penso al piccolo paese dove apriremo la piadineria in Florida, 10 mila abitanti - 5 milioni di turisti all'anno ed eventi e festival tutti i weekend e mi chiedo perché Imperia, che è più bella e ha più storia e molte piu' potenzialita' non abbia gli stessi risultati. La cartella che mi sta piu' a cuore tra le idee nel mio pc, e' quella dedicata a Imperia. Bozze di idee, spunti e piani per provare a trasformare la mia citta' preferita. Ma purtroppo da soli e' difficili, specialmente non vivendo li per ora. Stavo pensando di cercare di coinvolgere i ragazzi dei licei e superiori in questi progetti, e' soprattutto da loro che dipendera' il futuro della citta'.

Dopo aver vissuto nella grande Mela pensi che potrai riabituarti a Imperia? Mi piacerebbe ma la mia idea a medio termine da qui ai 40 anni è di riuscire a viverci per un paio di mesi all'anno. Ma è ancora tutto da scrivere.

Si può studiare, si possono conseguire una, due 10 lauree, ma l'intuito....con quello si nasce e modestamente Stefano ci nacque.