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Attualità | 30 giugno 2016, 07:08

Imperia: se Agnesi chiude, c'è chi incrementa il personale. Alberti assume un ex dipendente del pastificio

“L’ho incontrato in stabilimento – racconta il patron Alberto Alberti – e mi ha ancora ringraziato per il nuovo posto di lavoro. Si troverà bene da noi perché svolgerà un lavoro similare a quello che faceva prima”

Imperia: se Agnesi chiude, c'è chi incrementa il personale. Alberti assume un ex dipendente del pastificio

Tra le aziende che decidono di abbandonare Imperia c’è chi invece, nonostante la difficile situazione, assume nuovo personale. È il caso della “Latte Alberti”, che da pochi giorni ha assunto un ex dipendente Agnesi. L’uomo, un operaio di 50 anni, ha lavorato nel pastificio di via Schiva per tanti anni come meccanico, alle prese con le macchine confezionatrici. Lo stesso ruolo che ricoprirà nell’azienda di Pontedassio.

L’ho incontrato in stabilimento – racconta il patron Alberto Alberti – e mi ha ancora ringraziato per il nuovo posto di lavoro. Si troverà bene da noi perché svolgerà un lavoro similare a quello che faceva prima”. Molto riservato, si dice che il dipendente sia comunque rimasto molto legato alla Agnesi, tanto che dopo il colloquio, nonostante la brutta aria che tira nel pastificio da anni, ha detto ad Alberti che prima di prendere una decisione avrebbe dovuto parlarne con la moglie.

E’ andato via col magone. – spiega un ex collega, ancora tra coloro che rischiano di trovarsi senza lavoro - Nonostante tutto gli amici restano e l’attaccamento a un’azienda che ti ha dato lavoro per molti anni non si cancella. Noi ‘vecchi’ dipendenti siamo nonostante tutto legati al marchio, almeno fino a quando verrà prodotto qui”.

A 50 anni abbandonare un posto di lavoro, per quanto precario non è mai semplice, ed è davvero apprezzabile la scelta dell’operaio. “Se non si prova a cambiare almeno provincia è difficile trovare lavoro a quest’età. – continua Alberti – Lui ci ha mandato un curriculum – tenga conto che nel 2015 ne abbiamo ricevuti in media due al giorno -, che ho visto personalmente, come faccio sempre, e siccome le sue caratteristiche ci sembravano idonee a ricoprire un ruolo in cui necessitavamo di nuovo personale, abbiamo ritenuto di assumerlo in quanto persona meritevole”.

Alberti, da presidente dell’Unione Industriali di Imperia, parla anche della situazione lavorativa in provincia, a partire dalla chiusura dello stabilimento Agnesi. “Siamo preoccupati, perché di certo non fa piacere al territorio. Non ho parlato personalmente con Angelo Colussi, almeno nell’ultimo anno. Auspico di farlo. Quello che so è quello che mi viene riferito dal mio direttore Paolo Della Pietra. Le informazioni che abbiamo sono quelle che hanno tutte, ovvero di una chiusura dello stabilimento. Siamo molto dispiaciuti, ma non bisogna disperarsi. Vediamo anzi le alternative. Abbiamo bellissime aziende nel ramo dell’informativa. Ci sono delle ottime prospettive di occupazione nel settore della cantieristica, e non si parla di poche unità, ma diverse, e chissà che non possano rientrarvi anche gli operai Agnesi”.

Francesco Li Noce

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