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Attualità | 26 giugno 2016, 07:11

Sanremo: dalla Germania a Sanremo a bordo di un trattore-roulotte, l'impresa dell'ingegnere tedesco Rudolf Mahlburg

“La scelta del trattore - spiega Rudolf - e il viaggiare lentamente sono un modo per conoscere e venire a contatto con tante persone. Si viaggia a circa 20 km/h a volte anche a soli 4 km/h, quando si va su per le montagne."

Sanremo: dalla Germania a Sanremo a bordo di un trattore-roulotte, l'impresa dell'ingegnere tedesco Rudolf Mahlburg

A 20 km orari in giro per l'Europa, questo il viaggio di Rudolf Mahlburg, ingegnere tedesco in pensione che dalla Germania è arrivato a Sanremo a bordo del suo trattore roulotte. 1500 km in solitudine e lentamente, per il puro piacere di viaggiare, conoscere nuovi posti e persone. L’idea è nata durante la sua infanzia e adolescenza quando grazie allo zio e al nonno ha imparato a guidare il trattore. Sei anni fa ne ha acquistato uno e negli ultimi due anni ha costruito la sua roulotte di legno e superaccessoriata con la quale è arrivato fino a Sanremo al 'Villaggio dei Fiori', dove è stato ospitato.

La scelta del trattore - spiega Rudolf - e il viaggiare lentamente sono un modo per conoscere e venire a contatto con tante persone. Si viaggia a circa 20 km/h a volte anche a soli 4 km/h, quando si va su per le montagne. Sì, ci si può rilassare, andare lentamente, fare discorsi interessanti ed è questo il motivo per il quale ho scelto di viaggiare con il trattore.”

Rudolf arriva precisamente da Baden Baden, in Germania, ha attraversato la Francia e ha visitato Orange, Avignone, la Camargue, le Gorges del Verdon “Poi ho raggiunto la mia famiglia a Sainte-Maxime in Costa Azzurra e da lì sono venuto a Sanremo” - aggiunge. Il suo viaggio ora riprenderà fino a casa, passando per Aosta, Ginevra e Basilea, circa 900 km.

Intervista a Rudolf Mahlburg


Il piacere del viaggio e della lentezza, sono queste le cose che rendono questa esperienza affascinante, ma soprattutto le motivazioni che hanno spinto Rudolf a partire, senza timori.

Ingegnere elettrotecnico in pensione, per anni ha lavorato per la Swr Radio, Rudolf Mahlburg fa anche parte dell'associazione Rheinsteig Erlebnisalauf che si occupa di organizzare corse di beneficenza a favore di bambini malati. Rudolf è stato ospitato dal 'Villaggio dei Fiori' nei giorni in cui ha soggiornato a Sanremo, quel che non ha speso per la sua sosta nella città dei fiori, sarà devoluto all'associazione di cui fa parte. Un modo per dare anche un senso benefico alla sua singolare esperienza di viaggio.

Quando si ha una roulotte come la mia, la si vuole utilizzare. Così e nata l’idea, quando mia moglie e mia figlia mia hanno detto che avrebbero trascorso le vacanze a Sainte-Maxime ho detto: '14 giorni nello stesso posto? No, ma verrò a trovarvi e poi ci ritroveremo a casa'”.

Dalla poca voglia di trascorrere le proprie ferie in Francia, sempre e solo nella medesima città, ma anche dal piacere di viaggiare in solitario a bordo di un mezzo insolito, è nata questa straordinaria esperienza di cui Rudolf non si è certamente pentito.

Quando gli si chiede se c'è stato un momento in cui ha pensato che questa, forse, non era stata una grande idea risponde convinto della sua scelta, che ovviamente rifarebbe subito: “Quando sono partito da casa – spiega - mi era chiaro che sarei stato da solo con il mezzo, certo con la tecnologia, ma da solo, anche se, in fondo non è mai stato così. Vengo a contatto con tante persone: durante una piccola pausa per un caffè, oppure sulla statale dove ci si saluta e dove, senza parole, nascono semplicemente dei discorsi. Devo dire che dopo due/tre giorni ho avuto la sensazione di aver viaggiato per tre settimane e di essere completamente riposato, rilassato. Questa lentezza è il segreto di tutto ciò, è un'emozione di felicità senza grande sforzo.Certo, bisogna essere il tipo per queste esperienze, a me diverte moltissimo.

Il pensiero di aver fatto la scelta sbagliata non mi ha mai sfiorato, al contrario sto già pensando cosa potrò fare l’anno prossimo. Trovo così grandioso viaggiare in questo modo, ho tanto piacere a farlo.”

L'entusiasmo di Rudolf è contagioso, riuscirebbe a far venir voglia di partire anche ai più scettici: “Sicuramente consiglierei a tutti un viaggio così – conclude - ho altri amici che viaggiano con il trattore e che, a volte, viaggiano anche con me. Racconterò sicuramente tante cose di questo viaggio - esperienza che ho vissuto. C’è solo un piccolo problema: un viaggio così non si può realizzare in due o tre settimane, occorre avere tanto tempo e occorre essere flessibili, trovato questo, lo consiglio davvero.”

Simona Della Croce

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