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Al Direttore | 24 giugno 2016, 07:51

Sanremo: si amplia la discussione sui pini di via Padre Semeria, le mail di Nadia ed Alesandro

Sanremo: si amplia la discussione sui pini di via Padre Semeria, le mail di Nadia ed Alesandro

Nadia Bottini ci scrive per rispondere al Sig. Alberti e ad integrazione di quanto scritto dal Sig. Mauro: “La settimana scorsa ho visto personalmente degli operai che stavano ‘trivellando’ i resti dei Pini già tagliati. Mi è anche stato confermato qualche settimana fa dal comune, a breve, farà piantare degli alberelli nuovi. Esattamente quando non lo so, ma presumo che sarà fatto, in concerto con chi ne capisce, quando è meglio piantare nuovi arbusti onde evitare che soffrono e muoiono”.

Sempre sui pini di via Padre Semeria interviene Alessandro Frattarola: “Un lettore si dice perplesso per il taglio di alcuni pini. Non credo che quel lettore viva in via Padre Semeria come invece Mauro, lettore di cui condivido l'intervento e anche io stesso. Non le dico quanto mi fa rabbia, tutte le volte che vengono rifatti gli asfalti in Via Padre Semeria, pensare che dopo non molto tempo (di solito qualche anno) ci sarà di nuovo tutto da rifare a causa dei pini. E lo dico da amante degli alberi e della natura. Ma ritengo che una strada e piante come i pini in questione, non abbiano nulla in comune. Per noi che paghiamo le tasse a Sanremo da sempre (sono nato e cresciuto nella città dei fiori) pensare allo spreco di denaro pubblico dovuto ad un presunto ‘diritto’ di alcune piante di rimanere dove sono è davvero frustrante. Sarebbe come dare una mano di pittura ad una casa con l'intonaco che cade. Un lavoro inutile. Prima o poi quell'intonaco andrà rifatto. Così come prima o poi quelle piante dovranno essere tagliate. Ma una pianta che per crescere deve rompere ciò che la circonda, siamo sicuri sia nel suo ambiente ideale? La via Barabino è stata liberata dai pini in gran parte ed ora è molto più luminosa e sicura. Perchè in via Padre Semeria non si può fare? Vale più una serie di alberi che la sicurezza dei cittadini? Io non ho più la moto ma quando l'avevo, ho rischiato spesso di cadere a causa delle protuberanze che si formano sul manto stradale a motivo delle radici. E i passeggini che devono passare sulla strada perché le piante sono cosi grandi o cosi inclinate da impedirne il passaggio sul marciapiede? E le persone anziane che invece di un marciapiede si trovano davanti veri e propri scalini? Sono anni che attendo il taglio dei pini ma solo perché non amo gettare soldi, fatica e sicurezza dalla finestra. Se le piante non avessero creato quei danni, sarei stato il primo a sostenere la loro permanenza dove si trovano. In corso Inglesi, per esempio, ci sono delle bellissime piante che non rovinano il manto stradale e non rendono difficile il passaggio. Spero tanto che il taglio dei pini continui e che la via trovi finalmente la sua sicurezza e si possa anche presentare meglio a tutti coloro che la attraversano come porta di ingresso alla nostra città. Spero anche che con il tempo, bilanci comunali permettendo, queste piante siano sostituite con altre più adatte, perché gli alberi sono quelli che ci fanno respirare. E sono così belli. Ma se una cosa e fuori posto, il buon senso dovrebbe farci agire di conseguenza”.

Carlo Alessi

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