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Attualità | 01 giugno 2016, 08:08

Terzo posto della scuola 'Dante Alighieri' di Sanremo al concorso 'Esploratori della Memoria' dell'Anmig

La cerimonia di premiazione si è svolta lunedì scorso, nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, in piazza De Ferrari a Genova alla presenza delle autorità.

Terzo posto della scuola 'Dante Alighieri' di Sanremo al concorso 'Esploratori della Memoria' dell'Anmig

La scuola media "Dante Alighieri" di Sanremo si è classificata terza tra le scuole liguri partecipanti al concorso "Esploratori della Memoria" dell'ANMIG, Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra e Fondazione, unica scuola della provincia di Imperia ad aver partecipato.

La cerimonia di premiazione si è svolta lunedì scorso, nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, in piazza De Ferrari a Genova alla presenza delle autorità. Una delegazione di alunni della Scuola Media Dante Alighieri, accompagnati dalla Prof.ssa Antonella Squillace, curatrice del progetto, si è recata nella città capoluogo per testimoniare con la loro presenza l’impegno dell’intera comunità scolastica alla promozione dei valori della democrazia e l’importanza  della memoria storica per le giovani generazioni.

Il concorso, nell’ambito del progetto "Pietre della Memoria", era finalizzato al censimento di monumenti, lapidi, lastre commemorative, steli, cippi e memoriali riguardanti la prima e seconda guerra mondiale e guerra di Liberazione.
L’intento era quello di coinvolgere le scuole, come partners ideali per la dislocazione territoriale, e di far sì che gli studenti “Esploratori” potessero censire non solo le pietre presenti nel territorio, ma anche documenti, foto e racconti dai testimoni diretti della guerra o loro discendenti. La motivazione che ha spinto la scuola "Dante Alighieri" ad aderire, con la professoressa Antonella Squillace che ha seguito tutte le fasi del progetto, è stata la completa assenza sul sito del progetto "Pietre della memoria",  di monumenti riguardanti la provincia di Imperia, pur medaglia d'oro al Valor Militare per la Resistenza, e la necessità dunque di mappare un territorio ricco di storia e di eventi.

Sono stati coinvolti gli alunni di alcune classi terze che con entusiasmo hanno "esplorato" non solo la città con i suoi diversi monumenti, cippi, lastre commemorative, ma diverse zone della Valle Argentina, dove tanti sono stati gli eventi, anche tragici che hanno visto protagonisti i luoghi della 1a Zona Liguria durante la seconda guerra mondiale. Gli alunni hanno poi incontrato alcuni partigiani dell'ANPI, Associazione con la quale la scuola collabora da molti anni e alla quale va il ringraziamento per il supporto dato, e la presidente, professoressa Amelia Narciso, i quali hanno aiutato gli alunni a comprendere raccontando la storia di quei luoghi e delle persone citate nelle lapidi commemorative. Pertanto i ragazzi hanno potuto conoscere più da vicino i protagonisti, che in un tempo e in uno spazio non così distante da loro, hanno partecipato alla grande Storia con le loro piccole storie, come il giovane di Poggio, Andrea Grossi-Bianchi, al quale è dedicata la via principale della frazione, le vittime di Villa Junia o del Castello Devachan, il significato, del monumento del Partigiano di Orvieto a Pian di Nave, i morti di Bajardo e dei diversi paesini della Valle Argentina.

Sono stati inviati 32 gruppi fotografici: ogni monumento doveva essere infatti fotografato sotto diverse angolature, censito secondo la classificazione di stele, monumento, lapide etc. descritto nei particolari riportando le diciture esatte e posizionato su Google Maps. Tra gli altri sono stati fotografati i monumenti di Badalucco, Castelvittorio, Molini, Triora, Agaggio, Bajardo, Verdeggia, Glori, Coldirodi, Poggio, San Giacomo e San Romolo. Particolare attenzione è stata poi data al Santuario dell'Acquasanta a Montalto, fotografato nello specifico da un'alunna della 3 A, teatro dell'uccisione di due sacerdoti nell'agosto del 1944. Per conoscere meglio questo episodio gli alunni hanno incontrato anche il professor Perotto autore del libro "I bimbi, no, lasciateli stare", che racconta l'evento.
Il percorso fatto dagli alunni è stato impegnativo ma particolarmente significativo per conoscere più da vicino la nostra storia locale.

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