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Politica | 29 maggio 2016, 17:55

Vicenda migranti a Ventimiglia: intervento della Segreteria Regionale di Alternativa Tricolore

"Per bloccare questa 'deportazione' forzata di nuovi schiavi è necessario cambiare politica sconfessando l'ipocrisia di Bruxelles che ha abbandonato l'Italia e la Grecia al loro destino"

Vicenda migranti a Ventimiglia: intervento della Segreteria Regionale di Alternativa Tricolore

"E continua la storia infinita dei migranti e 'presunti profughi' a Ventimiglia" Ad intervenire sull'argomento è la Segreteria Regionale di Alternativa Tricolore che spiega: "In seguito all'ordinanza di sgombero da parte del Sindaco della città di confine autosospesosi dal Pd gli extracomunitari insieme agli 'inseparabili protettori' No Borders si sono spostati dalla zona di via Tenda alle foci del fiume Roja allestendo una nuovo campo abusivo. Questo nuovo sito di'accoglienza non risolve il problema dell'ordine pubblico nè delle condizioni igienico-sanitarie esistenti in questi 'accampamenti di fortuna' indicati a gran voce e a proprio uso e consumo dai partiti della sinistra radicale in nome del 'buonismo' e di una strumentale solidarietà.

Riteniamo che il Ministro dell'Interno del Governo Renzi Angelino Alfano stia attuando una politica che definiamo del 'gambero': riconosce la politica fallimentare sull'immigrazione ma nello stesso tempo, con l'atteggiamento da suddito nei confronti della Ue, continua grazie alla nostra Marina Militare a portare migranti sul suolo italiano e a smistarli in tutte le regioni Liguria compresa. Alternativa Tricolore non è un partito razzista e xenofobo, come i dirigenti pidiessini e della sinistra radicale imperiese vogliono 'etichettare', e contro l'intolleranza montante ci sta a cuore la dignità di ogni essere umano e la sicurezza dei cittadini di Ventimiglia e non solo, per cui riteniamo che per bloccare questa 'deportazione' forzata di nuovi schiavi sia necessario cambiare politica sconfessando l'ipocrisia di Bruxelles che ha abbandonato l'Italia e la Grecia al loro destino in materia di immigrazione, che le coste libiche vengano pattugliate per evitare nuove partenze, che vengano allestiti campi di accoglienza in territorio magrebino aiutando anche economicamente i governi locali.

Continuare questa assurda politica è un suicidio nazionale, una rinuncia alla propria sovranità, è un'istigazione al razzismo e alla xenofobia, un incentivo all'illegalità".

C.S.

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