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| 05 maggio 2016, 08:50

Bussana Vecchia: la parola agli artisti, “Questo è un posto da salvaguardare, il buon senso dovrebbe prevalere su chi fa politica” (Video)

Reportage alla scoperta del Villaggio degli Artisti che rischia di scomparire dopo l'ultimatum lanciato nelle scorse settimane dall'Agenzia del Demanio al Sindaco Biancheri, al quale è stato chiesto di farsi carico del borgo altrimenti verrà intimata l'emissione di un'ordinanza di sgombero.

Questo è un posto da salvaguardare, il buon senso dovrebbe prevalere su chi fa politica”. A pochi giorni dall'ultimatum lanciato dall'Agenzia del Demanio al Sindaco di Sanremo Alberto Biancheri, siamo andati nel Villaggio degli Artisti per conoscere chi sono coloro che rischiano di perdere attività e abitazioni e che, in questi anni, hanno fatto di Bussana Vecchia la loro casa, sia che essi provenissero da un'altra nazione oppure dal paesino a fianco.

Sono le storie di Daniela Mercante, Ceramista di Torino arrivata a Bussana Vecchia negli anni '80, Vladimiro Gestini, Pittore di Milano in pianta stabile nel borgo da poco più di un anno, Daniela Gabeto che ha aperto una Galleria d'Arte laddove si trovava il vecchio forno del paese, Livia Gianini di Materia Prima Gioielli, che da circa dieci anni ha la sua attività proprio all'ingresso del borgo, Colin Sidney Wilmot, pittore inglese, tra i primi ad insediarsi a Bussana Vecchia. A queste si aggiungono quelle di Silvano Manco, pittore del laboratorio 'Artitude' e Luisa Bistolfi del Giardino tra i ruderi, nati ad Arma di Taggia e in un paesino dell'entroterra che hanno, però, scelto di trasferirsi nel borgo medioevale.

L'ultimatum del demanio spaventa gli artisti e i residenti del villaggio che ormai sono diventati una piccola comunità: “Intorno agli anni '90 – spiega Daniela Mercante, ceramista dell'Associazione Culturale Bussana Vecchia 1887 Resilient - un giudice di Sanremo, Bogliolo, ha stabilito che Bussana Vecchia è patrimonio storico indisponibile, come Pompei, per intenderci. Questo ha pregiudicato tutte le cause di usucapione perché non si può usucapire un patrimonio del genere, una decisione che ci ha messo in una condizione di debolezza nei confronti del Demanio.

Intervista artisti Bussana Vecchia

All'epoca stavamo trattando per l'acquisto dei ruderi, ma questa trattativa si è dovuta interrompere, così siamo rimasti in sospeso fino ad un anno fa, quando è cambiato il dirigente del Demanio. Quest'ultimo si è recato qui al villaggio insieme all'Assessore Menozzi e in quell'occasione si era parlato di dare il borgo in concessione gratuita al Comune di Sanremo che, a sua volta, avrebbe potuto dare a noi in concessione (per 50 anni, rinnovabile), le case in cui abitiamo, con l'obbligo di metterle in sicurezza.

Il Comune avrebbe dovuto occuparsi solo delle aree pubbliche, non una cosa eccessiva, pari ad una spesa di milioni e milioni di euro, come dicono. Il Demanio dopo un anno ha dato un ulimatum al Comune e gli ha intimato di prendere una decisione, altrimenti sarebbero saliti con i Carabinieri a sgomberare il villaggio perché, a quanto dicono, non sussistono le condizioni di sicurezza.”

I progetti e gli interessi rispetto a Bussana Vecchia, anche da parte di alcune Università sono molti, ma secondo quanto spiegano i residenti, benché ci sia stata in passato la possibilità concreta di avviarli, in realtà non c'è mai stato un aiuto o una presa di posizione da parte del Comune come interlocutore ufficiale, utile alla valorizzazione del Borgo in termini culturali, artistici e turistici.

Borea è stato l'unico Sindaco a cui dobbiamo dire grazie – prosegue Daniela Mercantecon la direzione artistica di Pepi Morgia sono state organizzate delle serate splendide qui al villaggio, con migliaia di persone che sono salite per assistere agli spettacoli. Quattro anni splendidi, durante i quali, occorre segnalarlo, non è mai successo niente dal punto di vista della sicurezza. Noi non chiediamo molto, ci piacerebbe che questo diventasse un posto di cultura, che è poi il motivo per cui abbiamo scelto di trasferirci qui.”

Tra gli artisti che oggi vivono e hanno il loro laboratorio a Bussana Vecchia è difficile trovarne di nati a Sanremo, difficile, ma non impossibile. Silvano Manco, poeta e compositore è di Arma di Taggia, ma nel 1980 ha scelto di trasferirsi al villaggio degli artisti e doverlo lasciare non è certo un'eventualità entusiasmante.

Io vivo qui da 36 anni – spiega Silvano Mancofaccio parte della cosiddetta 'seconda ondata', quella che si è insediata qui tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80. Siamo ovviamente preoccupati, queste non sono notizie che ti lasciano tranquillo, anche se da un certo punto di vista siamo abituati. Da anni subiamo attacchi da parte dello stato e disinteresse da parte del Comune, diciamo che l'evento non costituisce una novità, anche se questa volta si fa un po' più minaccioso.

Penso che il buon senso dovrebbe prevalere soprattutto sulle persone che fanno politica e che si occupano delle questioni statali. Bussana Vecchia rappresenta qualcosa, non è un posto, come la vede il Demanio, abitato da 'quattro imbecilli capelloni' che si sono impossessati del borgo per starci e basta.

Reportage fra i laboratori degli artisti

Probabilmente il Demanio è all'oscuro della questione storica che riguarda il villaggio, cosa che il Comune, invece, conosce abbastanza bene. Quest'ultimo dovrebbe prendere la palla al balzo e cominciare a gestire questo posto. Ognuno degli abitanti di Bussana Vecchia auspica probabilmente cose diverse e, magari, ha differenti priorità, ma la sostanza che ci vede tutti uniti è che questo è un posto da salvaguardare e noi non lasceremo così facilmente a seconde persone, anche se proprietarie demaniali, la possibilità di decidere sul lavoro di cinquant'anni fatto da persone che qui hanno messo la vita e il denaro che avevano per valorizzare, non per accaparrarsi un territorio nazionale.”

Fra gli abitanti del villaggio, siano essi residenti o non, prevale in questo momento la preoccupazione e lo sconcerto rispetto ad una situazione che, forse questa volta più di altre, potrebbe portare allo sgombero del borgo per ragioni di sicurezza. Un villaggio che, probabilmente, la prossima volta che si recheranno in paese, i molti turisti, in larga parte stranieri - che abbiamo incontrato lungo le anguste stradine che si arrampicano fino al punto più alto del villaggio - potrebbero trovare vuoto, o addirittura non visitabile.

Abbiamo costituito un gruppo – conclude Silvano Mancoper far fronte in maniera unita a questa situazione, ma prima di tutto abbiamo l'appoggio morale di mezza Europa perché questo è un posto molto frequentato dai turisti, quindi confidiamo in quello. Abbiamo avuto qualche incontro ufficioso con l'Amministrazione, speriamo di averne di ufficiali. Abbiamo la nostra voce che speriamo venga ascoltata, questo è un consiglio amichevole che mi permetto di dare all'Amministrazione perché è interesse loro e nostro che ci si ascolti. Dobbiamo fare in modo noi, come artisti, ma anche loro, come Amministrazione, che questo paese sia valorizzato e sia aiutato nella potenzialità che, senza dubbio, l'Europa gli riconosce.

E' una conditio sine qua non il fatto che chi dovrebbe conoscere e valorizzare non ci arrivi, in questo caso le Amministrazioni locali, mentre chi invece è molto lontano da questa realtà, ne apprezzi e riconosca le potenzialità.” 

Simona Della Croce

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