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In Breve

| 04 maggio 2016, 17:00

Di chi è Bussana Vecchia?

Il futuro del borgo che non vuole tornare a essere fantasma.

Di chi è Bussana Vecchia?

A Seborga c’è stato un tentativo di scalzare il principe, Cervo ha perso il concorso televisivo di Rai Tre per delle irregolarità nel voto online, ora c’è Bussana Vecchia in crisi d’identità. Perché Bussana Vecchia è una terra che potrebbe essere di qualcuno (le persone che ci vivono, i turisti che la visitano) e che, invece, rischia di diventare una terra di nessuno. Il borgo sulle alture di Sanremo, semidistrutto da un terremoto nel 1887, abbandonato dai suoi cittadini e ripopolato da una comunità di artisti italiani e internazionali dagli anni 50, sta rivivendo spezzoni di un film già visto in passato. Rinascita del paese, architettura spontanea, tentativi di sgombero, progetti di ristrutturazione, arte e turismo, sono tutti elementi che si sono fusi nei decenni di una storia tormentata e mai conclusa.

Le case non sono degli abitanti ma dello Stato (perché gli abitanti hanno perso tutte le cause per ottenere la proprietà degli immobili per usucapione). Il demanio, però, s’è stufato di accollarsi la responsabilità di possedere un paese che andrebbe messo in sicurezza, con relativa spesa quantificata in diversi milioni di euro. Allora ha deciso di aumentare il pressing sul comune di Sanremo, perché sia quest’ultimo a prendersi la patata bollente. Tuttavia anche Sanremo tentenna, perché non saprebbe dove pescare i soldi necessari a sistemare il borgo. Bussana Vecchia è di tutti o di nessuno o di chi? I dubbi sul suo futuro hanno sempre fatto parte del suo tessuto urbano terremotato, da quando i primi artisti s’insediarono tra edifici in rovina e cominciarono a rimetterli in sesto. Nel 2016 Bussana conta un centinaio di residenti, botteghe artigianali, atelier, qualche osteria. Chi ci vive e lavora paga le bollette, utilizza i servizi essenziali (acquedotto, fognature, corrente elettrica). L’idea di sgomberare tutto, ventilata dal demanio, mi pare una follia. Eppure qualche soluzione bisognerà trovarla, per non lasciare la palla in mano alla burocrazia e ritrovarsi con un nuovo paese-fantasma.

Forse la soluzione migliore sarebbe che il demanio cedesse gratuitamente Bussana Vecchia a Sanremo, dopodiché la città dei fiori potrebbe regolare le proprietà degli immobili ristrutturati/occupati e poi attivare qualche programma di risanamento complessivo, ad esempio sfruttando dei fondi europei. Potrebbe provare a vendere le case dirute e abbandonate al prezzo simbolico di un euro, come a Ollolai in Sardegna, a patto che l’acquirente s’impegni a riqualificare l’immobile; o cercare qualche imprenditore disposto a investire sul territorio, realizzando magari un albergo diffuso. La Francia avrebbe già creato un’altra bomboniera per turisti, una Bussane-le-Vieux super pubblicizzata e molto redditizia. Ci riusciremo anche noi?

Luca Re

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