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Politica | 21 aprile 2016, 14:04

Vallecrosia: l’ipotesi del Centro migranti all’oratorio don Bosco, il ‘no’ dei consiglieri di opposizione Perri e Russo

Perri e Russo: "Presenteremo un esposto se ce ne fosse la necessità per dire di NO ad un centro di accoglienza a Vallecrosia”.

Vallecrosia: l’ipotesi del Centro migranti all’oratorio don Bosco, il ‘no’ dei consiglieri di opposizione Perri e Russo

Non possiamo accettare che in centro a Vallecrosia, in un area dove quotidianamente ragazzi di ogni età svolgono attività ricreative e di svago accolti dagli animatori, operatori e volontari salesiani, si possa trasformare in un centro migranti dell’entità di quello della città di Ventimiglia dove oggi leggiamo esserci una città in rivolta – esordiscono i consiglieri Russo e Perri - Dobbiamo tutelare la nostra comunità, i cittadini e i nostri ragazzi prima di tutto”. 

Il sindaco Giordano ha già effettuato alcuni sopralluoghi per verificare la fattibilità di ospitare più di 100 migranti all’interno dell’oratorio Don Bosco, ma ci chiediamo anzi chiediamo proprio a lui se si è confrontato con i Salesiani, con la comunità che ci ruota quotidianamente e se tutta la maggioranza è d’accordo con questa proposta. Sono cresciuto al Don Bosco - precisa Fabio Perri - in un clima di gioventù, serenità e tranquillità anche per i nostri genitori che ci lasciavano tranquilli il pomeriggio a giocare e a frequentare e svolgere attività ricreative. Ma come si trasformerà questa realtà con la presenza di 100 o più migranti molti dei quali non voglio neppure farsi riconoscere?

"Non vogliamo permettere ciò e per questo ci adopereremo affinché non avvenga questo nella città di Vallecrosia, se il Vescovo vorrà ospitare, aiutare queste persone che lo faccia in luoghi diversi dal centro ed in tutta la citta di Vallecrosia. Abbiamo già molti problemi, non abbiamo spazi idonei e pertanto si creerebbe un danno enorme - continua Veronica Russo - il Don Bosco oltre ad essere un centro ricreativo atto ad ospitare i ragazzi oggi ha inoltre al suo interno una scuola, che fine farà la sicurezza dei ragazzi della scuola? Credo sia inopportuno anche solo fare una valutazione per ospitare queste persone all’interno di una realtà così importante, chi ci assicura che questi migranti, per lo più sconosciuti perché si rifiutano di dare le loro generalità, abbiano eseguito le idonee visite mediche e ancora chi ci garantirà che il luogo sia comunque sicuro?”

“Non è possibile pensare di rovinare una delle poche realtà oggi esistenti sul territorio comunale, il Comune di Vallecrosia ha già dato la residenza ad alcuni migranti ospitati presso l’associazione L’Ancora e ha aderito all’iniziativa di farli lavorare gratuitamente sul suolo comunale qualora gli stessi avessero dato la loro disponibilità spontaneamente, ma quanti di loro ad oggi hanno aderito a tale iniziativa? Neanche uno. La situazione migranti in una località di frontiera - concludono Perri e Russo - come può essere il territorio che va da Ventimiglia a Sanremo è sicuramente un problema da affrontare ma non si può e non si deve andare a ledere i pochi spazi rimasti ai nostri cittadini, prima Vallecrosia e i Vallecrosini. Abbiamo raccolto le firme per la presentazione di un esposto per una realtà di dimensioni certamente più modeste che si è venuta a creare sul territorio comunale e lo faremo anche in questa situazione se ce ne fosse la necessità per dire di NO ad un centro di accoglienza a Vallecrosia”.

C.S.

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