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Attualità | 18 marzo 2016, 07:11

Taggia: a Levà la prima farmacia ligure assegnata a tre donne con un concorso indetto dopo 30 anni, il trionfo dell'imprenditoria femminile

“Siamo riuscite a portare a casa un'impresa importante - spiega Gabriella Negro - e speriamo che questa ci dia grandi soddisfazioni come ci sta regalando in questi primi giorni, dal momento che siamo state accolte molto bene dal quartiere e questo ci rende fiere di quello che abbiamo fatto fino ad ora."

Taggia: a Levà la prima farmacia ligure assegnata a tre donne con un concorso indetto dopo 30 anni, il trionfo dell'imprenditoria femminile

E' la Farmacia Levà la prima ad aprire dopo l'assegnazione avvenuta con un concorso straordinario indetto dopo trent'anni. E' esattamente questo il tempo entro il quale la nostra provincia, e in generale tutta Italia, non vedeva la pubblicazione di un concorso attraverso il quale ottenere la possibilità di aprire una farmacia, attività che ovviamente non può essere avviata liberamente, ma che viene assegnata tramite concorso ed è strettamente legata al numero di abitanti dei comuni e delle zone di cui si andrà ad occupare.

A vincere questo concorso, classificandosi prime a livello provinciale e seste su scala regionale sono state le dottoresse Maria Angela Avegno, Antonella Minotauri e Gabriella Negro. Tre donne che, come prevedeva il concorso, hanno costituito una società e hanno presentato la loro domanda, non facendoci troppo affidamento, ma consapevoli di avere tre curriculum di tutto rispetto, che hanno consentito loro di ottenere l'assegnazione soprattutto per i titoli presentati e la decennale esperienza maturata in campo farmaceutico.

Gabriella Negro è laureata in Farmacia e Biologia; Antonella Minotauri è laureata in Farmacia e ha diretto per quindici anni un laboratorio di preparazioni farmaceutiche; Maria Angela Avegno è laureata in Farmacia con il massimo dei voti e ha maturato ventitré anni di esperienza nel settore.

Un concorso che nasce grazie al decreto Monti 'Crescitalia' del 2012 e che ha obbligato comuni e regioni ad individuare le zone di criticità rispetto alla presenza o meno di farmacie, concordandole con l'Asl e l'Ordine dei Farmacisti.

Era la prima volta dopo trent'anni che si faceva un concorso del genere – spiega Maria Angela Avegno  - le farmacie, infatti, non si possono aprire a caso, ma occorre che i comuni individuino una zona dove il rapporto tra abitanti e farmacie esistenti sia diventato in eccesso rispetto al consentito. Qua era così, dal momento che abbiamo una farmacia a Taggia e una alla rotonda, ma non ce ne era una nel mezzo.

Intervista alle farmaciste 

Questo è stato un concorso straordinario al quale si poteva partecipare, per la prima volta, in forma associata, più persone si potevano mettere insieme e unire, a loro volta, i propri titoli di studio e di carriera. Si sono create delle associazioni di farmacisti, noi tre ci siamo messe insieme pur non essendo amiche: io e Gabriella eravamo colleghe, con Antonella invece ci conoscevamo perché lavoravamo in due farmacie diverse, ma vicine, ad Imperia. Incontrandoci così per caso, abbiamo visto che i nostri titoli erano complementari e abbiamo pensato di metterci insieme per non farci scappare questa occasione.

La Regione Liguria è stata la prima a stilare la graduatoria definitiva e, nonostante un ricorso che ha un po' ritardato i tempi, le tre farmaciste oggi titolari della Farmacia Levà hanno potuto essere le prime in Liguria, sfiorando di poco il primato a livello nazionale che, invece, è andato ad una farmacia del Piemonte, benché quest'ultimo abbia ritardato con la pubblicazione della graduatoria.

Un esempio di imprenditoria femminile in cui tre farmaciste hanno avuto la capacità di investire sui propri mezzi e sulla loro esperienza vincendo un concorso che mai avrebbero pensato di poter fare, ma non solo, anche arrivando all'apertura della loro farmacia nei tempi previsti e affrontando con tenacia e fiducia nelle proprie capacità, anche tutta la burocrazia che questo ha comportato.

Siamo riuscite a portare a casa un'impresa importante - spiega Gabriella Negro - e speriamo che questa ci dia grandi soddisfazioni come ci sta regalando in questi primi giorni, dal momento che siamo state accolte molto bene dal quartiere e questo ci rende fiere di quello che abbiamo fatto fino ad ora. Cercheremo di offrire ai cittadini prima di tutto la nostra professionalità, che ci siamo costruite in questi anni di lavoro, la nostra gentilezza, che non guasta mai e che è già stata apprezzata in questi giorni, ma soprattutto, cercheremo di fare il nostro mestiere, quello del farmacista e di offrire, quindi, un servizio per il cittadino.

Simona Della Croce

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