"Buongiorno,
francamente non condivido tutte queste reazioni per la multa comminata al musicista di strada: si tratta di educazione civile, invece. Penso a chi, ad esempio, per tenere accesa una radio durante l'apertura del proprio negozio, anche solo per spezzare il silenzio tra un cliente e l'altro, deve pagare la tassa alla siae! Ogni bar, ristorante o qualsiasi pubblico esercizio, paga la siae per la diffusione di musica, perchè uno che suona uno strumento per strada non debba farlo? Oggi a Ventimiglia c'è il mercato settimanale e l'appuntamento fisso è con sedicenti musicisti che si piazzano ai lati delle piazze o sui marciapiedi, e con tanto di amplificatori e cd in bella esposizione! Può far piacere a chi si trova a fare compere al mercato, non certo ai baristi che oltre a sentire i concerti non chiesti, non possono tenere accesi i loro altoparlanti per non creare sovrapposizioni di suoni, ma che comunque pagano le tasse anche se sono spenti.
La discrasia, pertanto, non è di aver multato un musicista invece che persone ubriache, ma che non si applica la legge per lo stesso reato/abuso.
Fabrizio Messigliano".