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Politica | 26 febbraio 2016, 15:41

Imperia: pedonalizzazione di via Cascione. L'intervista al Sindaco Carlo Capacci: "Vinceremo e chiederemo i danni a chi ha fatto il ricorso"

"Un popolo che non ha visione del futuro è destinato all'estinzione". "E' una frase che si adatta perfettamente alla situazione", spiega il primo cittadino

Imperia: pedonalizzazione di via Cascione. L'intervista al Sindaco Carlo Capacci: "Vinceremo e chiederemo i danni a chi ha fatto il ricorso"

E' braccio di ferro tra il Sindaco di Imperia Carlo Capacci e i ricorrenti al Tar che si oppongono ai lavori di pedonalizzazione di via Cascione. Ieri, in serata, commentando la notizia sulla decisione del Tribunale di sospendere l'avvio dei lavori fino al 7 aprile, il Sindaco aveva commentato, sulla propria pagina Facebook: "Un popolo che non ha visione del futuro è destinato all'estinzione".

"E' una frase che si adatta perfettamente alla situazione - spiega Capacci a Sanremo News - se il genere umano non pensa a come evolversi è destinato a estinguersi. Se in via Cascione non si fa nulla, è ovvio che non diventerà mai nulla".

Qual è oggi la linea del Comune? "La stessa di sempre. Noi portiamo avanti l'idea della riqualificazione con creazione della ztl. Per noi questi lavori vanno fatti. Il Tar non ha applicato nessuna sospensiva, in quanto non è neanche entrato nel merito del ricorso. Applicare la sospensiva significa sospendere gli effetti di un atto amministrativo, ma in questo caso è stata semplicemente chiesta un'integrazione documentale".

Però il Tar ha sospeso l'avvio dei lavori: "Mi sembra logico, e aggiungo che, anche se nella sentenza non fosse stato specificato, i lavori non sarebbero partiti comunque, perché, in caso di sentenza sfavorevole, scenario che tuttavia non mi sembra plausibile, almeno si eviterebbe di sprecare dei soldi".

Nel caso in cui il Tar dovesse dare ragione ai ricorrenti, siete pronti a un ricorso al Consiglio di Stato? "Non ci siamo neanche posti il problema, perché siamo certi che non ce ne sarà bisogno. Ma siamo sicuri del fatto che se avremo ragione, il Comune, e forse anche l'impresa, chiederà i danni a coloro che hanno presentato il ricorso".

Capacci, infine non risparmia una frecciata ad Antonio Gagliano, tra i promotori del ricorso al Tar: "Sono contento del fatto che sia venuto fuori il motivo del ricorso".

Il riferimento è la frase riportata nel comunicato dei ricorrenti inviato nel primo pomeriggio ai giornali: "Per il bene di Imperia è meglio che arrivi al più presto un commissario per qualche mese piuttosto che assistere al penoso spettacolo di un Sindaco che litiga coi suoi concittadini e nega l'evidenza".

Francesco Li Noce

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