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Festival di Sanremo | 08 febbraio 2016, 18:33

#Sanremo2016: sul palco dell'Ariston le 'nostre' prove dei Campioni dalla A alla Z, domani parte la gara

Carlo Conti, senpre presente durante la lunga maratone di prove, è apparso nervoso, ma sempre sorridente e disponibile.

La scenografia del Festval 2016

La scenografia del Festval 2016

Internet, Social Network, Blog e chi più ne ha più ne metta, ormai sapete già tutto quel che c’è da sapere sul Festival di Sanremo  2016, che c’è da aggiungere? Le prove ufficiali prima del fischio di inizio di domani sera? Ci possiamo provare:  eccoci qui al Teatro Ariston che ha sempre il suo fascino, fosse anche solo per la gente che si incontra.

Scenografia semplice, ma efficace. L' orchestra è vicinissima al pubblico in sala, impacchettata in un cellofan biancastro, messo lì sembra quasi a  protezione di un cantiere.

Arisa inaugura le prove di questo Sanremo 2016 con il brano  "Guardando il cielo" , molto simile alla canzone della sua vittoria nel 2014, lo stile è il suo, nulla da aggiungere.

Morgan e i Blu Vertigo presentano il brano " Semplicemente" , piacevole ed elegante con un piacevole tripudio di archi.

Poi è la volta del due Giovanni Caccamo e Deborah Iurato cantano "Via da qui". Nasce una diatriba sull'entrata degli sgabelli, meno male che c'è Carlo Conti che dà indicazioni precise. Le Iurato, dimenticata vincitrice di Amici nel 2013, ha già indosso il vestito di domani sera. Nulla di più del solito classico duetto sanremese.

Conti parla con il direttore della rete Giancarlo Leone, le ultime indicazioni prima della grande sfida sanremese. Prova luci, prova scenografia, il registra scherza con i tecnici e gli dà degli “anziani” vista la lentezza nel seguire le sue indicazioni. Arriva Gabriel Garco disturba e turba la scena passando in centro alla platea nel bel mezzo delle prove. Sembra si sia completamente ripreso, perlomeno fisicamente, dal brutto incidente occorsogli  qualche giorno fa.

I separati in casa  Dear Jack con "Mezzo respiro" mi stupiscono positivamente, bravo ed ecclettico il nuovo cantante Leiner Riflessi. Un ritornello molto orecchiabile, canticchiandole sia dal primo ascolto.

Conti disturbatore durante le prove. Si ferma a ridere e scherzare con tutti e viene rimproverato dal registra.

Irene Fornaciari di nero vestita elegante con il chiodo conta “Blu”. Testo impegnato, ma non di facile ascolto, ci vuole tempo per apprezzarlo, tempo che al Festival non si ha.

Conti non resiste seduto più di 2 minuti e si alza fischiettando il ritornello della Fornaciari. Sale e scende dal palco.

Impeccabile Lorenzo Fragola vestito come un cameriere da pranzo di  matrimonio, ma è sempre ingessato così anche nella vita normale? Un giovane vecchio, una nenia già sentita la sua "Infinite volte".

Noemi, il testo è originale ed esplora una realtà inusuale quanto misteriosa come "La borsa di una donna" scritta da Marco Masini, ma qualche giornalista più accreditato di me sostiene che il testo sia un plagio di una canzone di Giorgio Faletti. Capelli sciolti e spacco prorompente per la sua voce sexy e accattivante.

Stempera la tensione Carlo Conti canticchiando fra le poltroncine, un giornalista gli regala una spilletta  che lui accetta di buon grado essendo un cimelio della Fiorentina, si fa un selfie e torna diligentemente al suo posto.

Rocco Hant  è Il ragazzo semplice della porta accanto, dice all'orchestra " dai ragazzi che domani spacchiamo!" .  Arriva la sua energia, dà la sveglia come la sua canzone " Wake up".

Enrico Ruggeri è in forma smagliante. Difficile la sua canzone " Il primo amore non si scorda mai" non da primo ascolto, ma la classe non è acqua.

Conti ancora richiamato dei tecnici, intralcia le prove. Si siede in prima fila , posto 17 , ma la sedia si ribella è finisce per terra. Niente di grave, solo una grassa risata.

Tocca ad un altro pezzo di storia della musica gli Stadio. Semplice, romantica e melodica "Un giorno mi dirai", ottima interpretazione.

Annalisa,  è maestosa la sua "Diluvio universale" , sembra la colonna sonora di film. Grintosa come sempre.

Ecco l'altra faccia della medaglia,  l'ex  dei Dear Jack Alessio Bernabei, "Noi siamo infinito" e si piomba in discoteca,  mi sembra un po' in imbarazzo senza la band, forse è solo questione di abitudine. Certo Sanremo non è un palco non facile per esordire come solista.

Clementino, rapper napoletano che porta sul palco "Quando sono lontano", per lui il ritornello in dialetto partenopeo, non semplice da capire.

Dolcenera“Le cose cambiano" , lei sempre bellissima, elegantissima, accompagnata dal suo inseparabile pianoforte e da due coriste dai capelli alla “Caparezza”. Il suo ritmo blues è tecnicismo e la sua voce virtuosa gestita in modo perfetto. La sua prestazione merita l'abbraccio di Carlo Conti.

Appare un cartello con scritto Acapulco, credo sia il momento di Elio e le storie tese. Entra con il giaccone Elio che appoggia beatamente per terra. La loro canzone è originale come al solito, un insieme di ritornelli che fanno il giro dell'Italia e dei generi musicali. Pura follia che termina con un omaggio a  Pavarotti per "Vincere l'odio".

Francesca Michelin sbaglia l'entrata,  l'emozione è tanta per la giovane  che comunque vanta un curriculum di tutto rispetto. " Nessun grado di separazione" è semplice e lineare, forse un po' ridondante, ma ideale per la voce pura e cristallina.

Neffa canta "Sogni e nostalgia", un uomo dai tanti volti e dalle tante rinascite che in alcuni tratti, in questo caso, ricorda lo stile Celentano.

Tranquilli, siamo quasi giunti al termine, ma Conti continua a fare su e giù per le scale.

Coraggiosa e guerriera Patty Pravo, è una bella sfida per lei portare a Sanremo " Cieli immensi", al termine della sua interpretazione l'icona della musica italiana scherza con Carlo Conti che l'ha raggiunta sul palco per farle omaggio.

Valerio Scanu consegna le bacchetta la maestro Vessicchio,  forse sarà un porta fortuna. Il look lascia un po' a desiderare, con stivaletti da pesca, ma sono le prove , ci sta. La sua "Finalmente piove" a me ha messo una gran confusione, ne ho capito poco, necessita riascolto.

Chiudono la maratona prove gli Zero Assoluto, anche loro sono quello che ti aspetti, nessuna sorpresa, ci sono ritmo e melodia nella loro "Di me e di te".

Carlo Conti è ancora in platea come pure Leone, stacanovisti fino in fondo. Mi illudevo che tutto fosse finito e invece si prova ancora, fino a stasera tardi, con le Cover dei Big che presenteranno venerdì sera, ma per oggi per me è abbastanza.

Che il Festival 2016 abbia inizio!

Barbara Pasqua

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