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Politica | 07 febbraio 2016, 22:56

Claudio Scajola su La 7 litiga con "Tarzan" sulla casa dietro al Colosseo. E su Berlusconi: "E' un fenomeno della storia, ma gli anni passano per tutti"

Sul futuro di Forza Italia: "E' un partito spaccato in quattro pezzi. Occorre mettere insieme i moderati e, con il segnale del family day, riavvicinare il mondo cattolico che non si sente rappresentato"

Claudio Scajola su La 7 litiga con "Tarzan" sulla casa dietro al Colosseo. E su Berlusconi: "E' un fenomeno della storia, ma gli anni passano per tutti"

L'ex Ministro Claudio Scajola ospite questa sera alla trasmissione "Fuori Onda", condotta da Tommaso Labate e David Parenzo su La 7.

Il tema della puntata, che ha visto come ospiti anche il critico Philippe Daverio, l'ex Presidente della Campania e candidato alle primarie per il centrosinistra a Napoli Antonio Bassolino e Andrea Alzetta, detto "Tarzan" noto a Roma per essere un occupatore di case, è stato lo scandalo di "affittopoli", che ha colpito in questi giorni Roma.

Proprio con Alzetta, Scajola è stato protagonista di un battibecco in relazione alla casa di via Del Fagutale, dietro al Colosseo, per il cui acquisto l'ex Ministro è stato processato, e assolto, per finanziamento illecito.

Alzetta ha infatti rivelato di aver occupato, anche se simbolicamente l'immobile. Scajola gli ha risposto ricordandogli l'esito della vicenda giudiziaria, ma Alzetta l'ha incalzato commentando che la giustizia in Italia è sempre favorevole ai ricchi e sfavorevole ai poveri.

"Persone come quel signore - ha detto Scajola - appartengono al sistema diffuso, che ha invaso anche i media, e per questo viviamo in un clima giacobino che non fa bene e non risolve il problema, il problema di Roma, ma anche di altre città".

Relativamente al suo processo, i conduttori hanno chiesto a Scajola come mai, all'epoca dello scandalo, si dimise da Ministro dello Sviluppo Economico, quando ancora non era indagato.

"Ritengo che un rappresentante delle istituzioni, quando c'è anche solo il sospetto, si debba mettere da parte. Non avrei potuto fare l'amministratore. La vicenda è finita in maniera chiara, ha dimostrato che io avevo sempre detto il vero e che sono un uomo ricco di onore".

Sullo scandalo di affittopoli: "Un conto sono le case date in affitto secondo le graduatorie, un conto è il caso di Roma e di altri comuni che hanno proprietà dirette e con contratti personali, senza graduatoria hanno assegnato gli immobili. Il problema è che le case occupate vanno liberate e si devono quantificare, e si devono fare le abitazioni per rispondere alle esigenze giustissime. E' importantissimo cogliere questo aspetto, c'è il problema dell'occupazione delle case fatte, l'assegnazione degli alloggi e le proprietà dirette con contratti antichissimi che nessuno ha mai gestito".

In chiusura Scajola ha commentato la situazione di Forza Italia, che oggi, come ricordato dai conduttori in studio, si trova in una situazione inferiore rispetto alla Lega di Matteo Salvini.

"Vedendo le immagini delle primarie di Milano penso ai cinesi al voto, fatto che offusca, ma nel complesso hanno creato vivacità".

Su Silvio Berlusconi: "E' un fenomeno della storia, ha cambiato la politica e il suo linguaggio, certo il tempo passa e la fase di debolezza del centrodestra è evidente, ma non corrisponde alla migliore performance degli altri partiti. C'è una crisi nel suo complesso e di fronte c'è chi ha provato con le primarie a vivacizzare".

Alla domanda su chi possa essere il nuovo leader del centrodestra, e alla considerazione sull'impossibilità di Berlusconi a candidarsi alle prossime elezioni, Scajola ha risposto: 

"Intanto io sarei cauto a dire che Berlusconi non si può candidare. Berlusconi da vent'anni gestisce Forza Italia. Certo, è evidente che gli anni passano per tutti e che il problema si porrà, e allora bisogna rimettere insieme il centrodestra che oggi è frantumato. Forza Italia è spaccato in quattro pezzi. Occorre rimettere insieme i moderati e, con il segnale del family day, riavvicinare il mondo cattolico che non si sente rappresentato". Insomma, l'ex Ministro si augura per il centrodestra, per utilizzare le sue parole, un "rassemblement". 

Francesco Li Noce

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