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Politica | 05 febbraio 2016, 19:05

Imperia Cambia sul piano della sosta. Paolo Re "Non è vero che ho abbandonato subito la riunione dei Capigruppo

"Auspichiamo che le scelte che verranno prese in futuro siano le migliori per il bene dei cittadini, comprese le scelte che verranno portate avanti per risolvere le problematiche del Borgo Parasio”.

Imperia Cambia sul piano della sosta. Paolo Re "Non è vero che ho abbandonato subito la riunione dei Capigruppo

“Apprendiamo oggi che il Sindaco ha annunciato di voler sospendere il Piano della Sosta per poter approfondire lo studio”. E’quanto evidenziano i Consiglieri di ‘Imperia Cambia’ Ester D'Agostino, Natalia Riccò e Paolo Re, che proseguono: “Ci riteniamo soddisfatti perchè quanto da noi sostenuto fino ad oggi, soprattutto nella terza commissione, è stato ascoltato, come avvenne per la rinegoziazione dei mutui e per le manutenzioni. Auspichiamo che le scelte che verranno prese in futuro siano le migliori per il bene dei cittadini, comprese le scelte che verranno portate avanti  per risolvere le problematiche del Borgo Parasio”.

In proposito abbiamo sentito Paolo Re, Capogruppo di ‘Imperia Cambia’, anche relativamente all'accusa mossa nei suoi confronti dal Sindaco Carlo Capacci e dal Presidente del Consiglio Comunale Diego Parodi, di aver abbandonato la riunione dei capigruppo dopo pochi minuti dal suo inizio. "Non è affatto vero - replica Re - sono andato via dopo mezz'ora e visto che l'argomento all'ordine del giorno era l'ordinanza sui rifiuti e c'erano già stati gli interventi del Sindaco e del Capogruppo di Imperia bene comune Gian Franco Grosso, e non erano previsti altri argomenti di discussione, sono uscito dalla riunione perché mi hanno chiamato per un'urgenza. Ho quindi assistito a tutti gli interventi all'ordine del giorno. La riunione è terminata meno di un quarto d'ora dopo la mia uscita. Questo lo possono testimoniare i colleghi consiglieri e i giornalisti presenti. Aggiungo inoltre che è scorretto cercare di portare fuori dall'ordine del giorno uno spostamento del Consiglio Comunale perché magari, nella data stabilita, ovvero l'1 marzo, mancano i numeri e soprattutto trovo irrispettoso e istituzionalmente grave, da parte della maggioranza, cercare di proporre e far votare lo spostamento a una data, il 26 febbraio, in una settimana in cui due dei nostri quattro consiglieri, che ricordiamo proponevano ben tre mozioni, non potevano essere presenti. Quando si è a corto di argomenti, ogni motivo pretestuoso per far polemica va bene".

Francesco Li Noce

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