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In Breve

| 29 novembre 2015, 08:01

In&Out: da Sanremo al Messico e ora agli Stati Uniti. La storia di Lucina di Meco in ambito internazionale

Segretaria del PD di New York, Presidente del Comites in Austria e impegnata attivamente nel campo dei diritti delel donne. Ecco il percorso di Lucina.

In&Out: da Sanremo al Messico e ora agli Stati Uniti. La storia di Lucina di Meco in ambito internazionale

Da Sanremo al resto del mondo. Dopo la laurea a Torino, Lucina di Meco ha utilizzato il passaporto al massimo delle sue capacità, viaggiando per tutta l'Europa, il Messico e gli Stati Uniti. Doppo essersi laureata in Scienze Diplomatiche e Internazionali e diversi master, Lucina è stata impiegata alle Nazioni Unite, Presidente del Comites in Austria e segretario del PD a New York. L'abbiamo intervistata martedì scorso nella dese del PD di Sanremo, in un incontro organizzato da Alessandro Lanteri, coordinatore del partito e questa è la sua storia.

Dalla Spagna al Messico, agli Stati Uniti e ora in Austria. C'è un posto che potresti definire casa, o questo concetto è superato? Credo di poter definire casa gli Stati Uniti. Sono il Paese dove è nato mio figlio e dove lavoro. Un Paese che mi ha accolta nel modo migliore, dove incontrare gente come me, che ha altre origini, che fa magari qualche errore mnel parlare inglese e che ha altre tradizioni, è all'ordine del giorno. Gli Stati Uniti sono un Paese che vive di positività per il futuro, nonostante speso le condizioni siano avverse. Magari l'attuale generazione ne sta risentendo più di quella passata, ma l'ottimismo americano non si perde mai.

Sei stata segretario del PD a New York. Come vivono la politica italiana gli italiani della Grande Mela? E' stato uno dei periodi più belli, quello trascorso nel PD di New York. Ho conosciuto sia italiani che sono nati in America, da genitori italiani, che dell'Italia continuano a mantenere un ricordo nostalgico, sia persone che seguono attivamente la politica e sono molto informate sulle reali condizioni del Paese. Sono venuti spesso politici italiani nella nostra sede di New York, tra cui anche Massimo D'Alema.

Sei impegnata attivamente nel campo dei diritti delle donne. Puoi dirci che differenze ci sono in questo ambito tra Italia e Stati Uniti? Trovo che da una parte l'Italia sia molto più avanti rispetto agli Stati Uniti. Le donne italiane hanno garantito il diritto alla maternità. Io stessa sono andata a lavorare fino a una settimana  prima di partorire e questo rappresenta la normalità. D'altra parte, negli Stati Uniti, le donne incinte, anche all'ottavo mese di gravidanza, non hanno nessun problema ad essere assunte.

Laurearsi in scienze diplomatiche comporta la voglia e la necessità di viaggiare, la speranza di lavorare in organizzazioni e in campo diplomatico, ambiente non dei più raggiungibili al mondo. Lucina è la dimostrazione che, con impegno e dedizione, una laurea particolare come la sua, possa essere utilizzata al meglio.

Stefania Orengo

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