“Da molti giorni si sta continuando a parlare di raccolta differenziata e di soglia massima di rifiuti riciclati, credo si stia facendo una profonda confusione”. A dirlo è il consigliere di Taggia, con deleghe all'Ambiente, Ivan Lombardi che tiene a fare chiarezza sulla questione sia in merito alla Legge Regionale che alla Direttiva Europea in materia di raccolta differenziata, sottolineando che gli obiettivi non sono cambiati e che, quanto deliberato dalla Regione, sia in realtà inferiore a quello che viene richiesto a livello europeo.
“Stiamo facendo riferimento ad una Legge Regionale che ha recepito una normativa europea, quest'ultima prevede il raggiungimento della soglia del 50% di riciclaggio entro il 2016 e del 65% entro il 2020. Riciclaggio o rifiuti riciclati, non raccolta differenziata. A questi dati corrisponderebbero, infatti, nel primo caso il 65% di differenziata e nel secondo, l'80%.”
“A me dà fastidio – prosegue Lombardi – che la Regione abbia legiferato il raggiungimento della soglia minima del 45% di rifiuti riciclati entro la fine del 2016, il che equivale al 60% di raccolta differenziata, un dato che va contro la normativa europea che fissa come limite minimo entro il 2020, il 65% di rifiuti riciclati, con un aumento esponenziale della differenziata all'80%.”
Profondamente critico, il consigliere del comune tabiese, nei confronti di quella che sembrerebbe una scelta regionale in controtendenza rispetto a quanto richiesto a livello europeo: “La Regione Liguria mette una penalità di 25 euro a tonnellata per i comuni che non raggiungono gli obiettivi di differenziata e sono costretti allo smaltimento in discarica, ma dall'altra parte abbassa significativamente gli obiettivi generali di riciclo dei rifiuti e conseguentemente di raccolta differenziata."