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Attualità | 25 novembre 2015, 17:13

Il patron delle acque Camillo Enrile potrebbe esercitare il diritto di prelazione per acquistare l'Aeroporto Panero di Villanova d'Albenga

Richiesta la documentazione relativa all'offerta presentata dalla Astron.Ad essere rilevata anche una presunta inesattezza circa la comunicazione per il decorso dei termini per la prelazione che potrebbero non essere neppure iniziati

Il patron delle acque Camillo Enrile potrebbe esercitare il diritto di prelazione per acquistare l'Aeroporto Panero di Villanova d'Albenga

Sono state assegnate in via provvisoria a Thomas Bleiner, della società "Astron", il 10 ottobre scorso, le quote dell’Aeroporto Panero di Villanova d’Albenga ; da qui il decorrere del termine per i soci, per poter esercitare il proprio diritto di prelazione attraverso un’offerta pari a quella della Astron.

Se fino ad oggi sembrava esclusa la possibilità che qualcuno potesse essere concretamente interessato ad esercitare tale facoltà, oggi le cose sembra che possano essere diverse.

A muoversi, infatti, il socio privato principale, cioè Camillo Enrile dell’acquedotto San Lazzaro che pare aver richiesto formalmente la documentazione dettagliata relativa all’offerta di Bleiner, alle sue autocertificazioni  e agli accertamenti sulle stesse e al bando completo.

Ricordiamo che Enrile è sempre stato il primo investitore privato dell’aeroporto, e che, nel corso degli anni, ha sostenuto tutte le varie ricapitalizzazioni disposte, proprio per questo, potrebbe anche decidere di non accontentarsi di diventare un socio di minoranza e vedere, le proprie azioni diventare poco appetibili per essere vendute, ma vincolanti dal punto di vista dei prossimi investimenti, già previsti nell’offerta di Bleiner.

Senza contare che non è da escludere la possibilità che Enrile stia cercando un investitore interessato all’affare e rilevare in cordata il Panero attraverso l’esercizio del diritto di prelazione.

Un altro punto sollevato, inoltre, riguarda proprio il decorrere dei termini per la prelazione, infatti, sebbene attraverso l’invio di una Posta Elettronica Certificata avente ad oggetto “Aggiudicazione Provvisoria bando di gara chiuso il 9/10/2015”  l’AVA comunicava l’ esito della gara e l’inizio della decorrenza di detti termini, in realtà, l’art. 6 dello Statuto prevede che in questi casi il socio che intende alienare  le proprie azioni deve darne comunicazione al Consiglio di Amministrazione indicando l’acquirente e le condizioni dell’acquisto e che, a quel punto il consiglio di amministrazione ne dia comunicazione ai soci, cosa che, tuttavia non è avvenuta.

Pertanto Enrile ha manifestato il proprio interessamento quantomeno ad essere informato delle condizioni per poter esercitare il proprio diritto rilevando al contempo non solo di essere nei termini per poterlo fare, ma che detti termini, anzi, non abbiano neppure iniziato a decorrere

Mara Cacace

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