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In Breve

| 17 novembre 2015, 00:00

Con la "farina del suo sacco" la cucina è schietta e genuina

A Imperia in via Pirinoli un locale nuovo, piccolo e accogliente dove trionfano le erbe spontanee.

Con la "farina del suo sacco" la cucina è schietta e genuina

A pochi passi dal mare, a Porto Maurizio sulla trafficatissima via Pirinoli, la strada che dal porto risale verso l’Aurelia, si affaccia questo locale nuovo, aperto lo scorso autunno, piccolo, ma accogliente,  e dal nome curioso: “La farina del mio sacco”.

In una zona della Liguria dove è facile lasciarsi andare al mugugno, due piemontesi, padre e figlio, amanti della natura e delle erbe si sono assunti la responsabilità di aprire questo locale. In un mondo dove prevale l’omologazione, il copia e incolla, e mancano le idee originali, non è facile esser “farina schietta”, e proporre una cucina sincera.

Appena varcata la porta d’ingresso e lasciato alle spalle il traffico e il rumore della città, immediatamente stupisce l’accoglienza gentile, il clima familiare e cordiale, in un ambiente semplice e sobrio, con soffitti a mattoni e pareti in pietra a vista, insieme alla presenza di qualche originale oggetto: dai quadri d’autore ai libri sulle erbe, per finire a un pianoforte in perfetta efficienza, che richiama melodie di tempi lontani.

L’elenco cibi dipende dal raccolto della giornata, raccontato più che declamato o scritto su carta.

La prima portata è rappresentata da un insieme di antipasti piemontesi e liguri: frittelle rigorosamente vegetariane con erbe spontanee, insalata russa con una delicata senape, un delizioso uovo di quaglia con tartufo, che insieme ai funghi, è una delle specialità della casa. Servito bianco o nero, secondo il periodo, lo troverete abbinato sia ai primi piatti, che variano spesso, dalle tagliatelle ai gnocchi, dalle crepes alle zuppe con ortaggi, sia ai secondi dove troverete coniglio, selvaggina o carni piemontesi.

 

In sala Fernando si muove con grande attenzione e discrezione, il suo obiettivo è semplice: trasformare ogni cliente in un grande amico, con il quale condividere la sua passione per le erbe spontanee. E allora ecco che vi parlerà delle sue erbe, di dove le ha trovate, di come le ha raccolte, lavate e preparate e per finire a parlarvi delle proprietà medicinali e della burocrazia, che ne disciplina la somministrazione. La tavola è cultura e passione insieme. Nessuna concessione alla cucina spettacolo, una presentazione dei piatti sobria, ma in grado di esaltare i profumi e i colori del piatto, preparazioni tradizionali, che la fretta della vita moderna ha relegato ai margini dei nostri menù quotidiani. Porzioni abbondanti, che si stanno riducendo seguendo le indicazioni di chi vuol arrivare fino al fondo del menù per godere il piacere dei dolci. Io l’ho provato in occasione dell’interessante incontro sulla coltura biodinamica e sulle erbe spontanee commestibili con l’esperto Patrizio Michelis, che si è tenuto nei giorni scorsi.

Le immagini vi raccontano la serata:

gli antipasti: insalata russa vegetariana; insalata di tarassaco selvatico; spiedini di fave; mousse di ricotta ed erba cipollina; tarnina di parmigiano e marmellata di agrumi; frittata di luppolo selvatico; frittata di primule di campo e le uova di quaglia tartufate.

 

I primi: vellutata di zucca e funghi e risotto agli asparagi selvatici.

 

I secondi: crocchetta di barbabietola; mozzarella impanata; patate al forno "funghetto" con pure' di piselli e crostone con crema di melanzane.

 

I dolci: bunet; crostata con marmellata e pere al barbera con crema di cioccolato.

 

Il successo della serata ha convinto i gestori a proporre ogni primo venerdì del mese una cena vegetariana. Provatelo e non ve ne pentirete.

Il menù è a prezzo fisso, da 20 a 25 euro, servizio solo su prenotazione, e non potrebbe essere diversamente visto il tipo di menù proposto e stagionalità delle erbe. Buona la carta dei vini, soprattutto rossi piemontesi, ideali per questo genere di cucina, con prezzi moderati che fanno restare il conto poco sopra i 50 euro. Il locale, ideale per famiglie e gruppi di amici, si trova in via Pirinoli al numero 43 di Imperia ed il telefono per prenotare è 349 323 0711.

Claudio Porchia

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