Ventimiglia: Critiche mosse dagli storici e archeologi della città romana, la replica dell'ex Sindaco Gaetano Scullino

Ventimiglia è una città particolarmente ricca di reperti archeologici che spesso, hanno causato frizioni tra le amministrazioni e la soprintendenza.

L'ex Sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino è stato più volte oggetto di critica da parte di archeologi e storici della città proprio su questo argomento. Scullino tiene a replicare a queste critiche, in parte, nota di tendenza non indifferente, dando ragione ad alcuni esponenti impegnati nei progetti del Centro storico.

“Ho ricevuto diverse accuse per quanto riguarda il Centro Storico e devo ammettere che alcune erano fondate considerando che con la mia amministrazione avevamo ottenuto circa € 14.000.000 di finanziamenti europei, di cui 1.254.000 per la città romana, per i lavori che iniziarono nel 2010. Con il cambio del sovrintendente però tutto si bloccò.

Devo dire, a mia difesa, che non ho mai accettato però supinamente le decisioni di determinati burocrati, scontrandomi più volte con loro proprio per la città Romana. Uno dei motivi di maggiore scontro gravitò attorno alle cisterne del gas, che l'amministrazione avrebbe voluto demolire, al fine di agevolare gli scavi della città, ma che gli storici e la soprintendenza non hanno voluto intaccare. Le cisterne infine sono rimaste al loro posto e sono state denominate archeologia industriale non rappresentando di certo un bello spettacolo.

Al tempo chiesi inoltre lo smontaggio della centrale di trasformazione e pompaggio del gas, a mio parere impresentabile all'entrata della città Romana così come la demolizione dell'ex deposito Enel, ormai abbandonato".

Questa è la puntualizzazione dell'ex sindaco Scullino, "in quanto tutta l'area ex gas era stata assegnata a contratto al Comune di Ventimiglia, con il fine di vedere la rinascita Albiumintemelium".