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Al Direttore | 31 agosto 2015, 12:40

Un sanremese misterioso, si chiamava Bartolomeo. Pierluigi Casalino ci svela le tracce del suo passato

"Di Bartolomeo non si sapeva granché, forse solo che era stato sposato e che abitava in zona Baragallo..."

Un sanremese misterioso, si chiamava Bartolomeo. Pierluigi Casalino ci svela le tracce del suo passato

"Ai tempi in cui gli Alleati Occidentali, Giapponesi compresi, si impegnarono in Russia, in un intervento militare, e con ogni altra iniziativa di destabilizzazione, per evitare che il verbo rivoluzionario bolscevico si diffondesse fuori dei confini di quel grande Paese, mio nonno materno Lorenzo Pelle di Laigueglia, fece parte di uno degli ultimi equipaggi, diretto nella Russia ormai ex zarista, di una nave mercantile partita da Oneglia per caricare un certo quantitativo di grano da destinare alla fabbrica della pasta Agnesi.

Con orrore Lorenzo ricordava le atrocità di quel periodo, in particolare il rovesciamento di vagoni ferroviari colmi di cadaveri di nobili, di dignitari del regime zarista e di altri disgraziati vittime del rivolgimento civile in atto. Era con lui un certo Bartolomeo, un sanremese, di cui mio nonno non ricordava il cognome, anche se lo aveva incontrato una volta per caso proprio a Sanremo nel corso di una gita alla città negli anni Venti. Di Bartolomeo non si sapeva comunque granché, forse solo che era stato sposato e che abitava in zona Baragallo, anzi con sorpresa Lorenzo lo aveva sentito esprimersi in un russo perfetto, ma anche in inglese e in francese; Bartolomeo, Bertumè come si faceva chiamare, spesso si allontanava per inspiegabili e lunghe assenze da bordo. E anche sulle rive del Volga quello strano personaggio manteneva un atteggiamento assai riservato e scivolava spesso come un'ombra lontano dal bastimento, attraccato poi nel porto di Kiev in Crimea, senza far rientro subito, ma nel cuore della notte, dopo un fischio o un cenno particolare al comandante dell'unità ligure o a chi per esso. E tutto si svolgeva in un'atmosfera surreale. Un giorno venne con lui un certo Paul, cittadino britannico, con il quale conversò riservatamente. Il sanremese si imbarcò in seguito su un'altra nave e con essa fece rotta verso l'Estremo Oriente russo.

Chi fosse questo Bartolomeo cercò di immaginarselo Lorenzo qualche decennio più tardi, nel secondo dopoguerra, parlando con ex compagni di navigazione, ma il mistero non fu del tutto svelato. Chi era dunque Bartolomeo, dai tratti eleganti se pur non privo del vigore del marinaio e della forza dell'uomo di carattere? Un gentil uomo sicuramente, forse un avventuriero, forse una spia. E Sanremo, del resto, non ha rivelato ancora questo mistero. Uno dei tanti misteri di questa città.

Pierluigi Casalino".

Redazione

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