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Attualità | 31 luglio 2015, 07:41

Riva Ligure: serata conclusiva degli scavi sul sito archeologico Capo Don con il Presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali e altissime autorità

Gli archeologi spesso usano termini esoterici e complicati, che anziché avvicinare cittadini alle bellezze ritrovate, li allontanano. Finché il patrimonio culturale non sarà rispettato e sentito come proprio dai cittadini, il destino dei beni culturali sarà perduto

Riva Ligure: serata conclusiva degli scavi sul sito archeologico Capo Don con il  Presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali e altissime autorità

Archeologia, storia, nuovi progetti e forse un museo dedicato a Nino Lamboglia, questa è stata la serata di Riva Ligure che ieri ha chiuso le settimane di scavi, presso il sito archeologico di Capo Don.

Alla serata hanno partecipato ospiti illustri quali il Presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali Giuliano Volpe, sua eccellenza il Vescovo Monsignor Antonio Suetta, il Sovrintendente PACA della Francia Xavier Delestre e il segretario pontificio dell'Istituto di Archeologia Cristiana Padre Dell'Osso. Hanno preso parte all'evento altrettanti personaggi e autorità che a Riva sono di casa come il sindaco Giorgio Giuffra e alcuni membri del consiglio comunale, ma anche il Professor Pergola, professore presso il pontificio Istituto di Archeologia Cristiana e direttore scientifico degli scavi, in cui lavorò per la prima volta nel 1987.

Il Professor Pergola è stato il moderatore di una serata all'insegna dell'alta cultura che ha voluto essere però alla portata di tutti, proprio come ha ricordato Giuliano Volpe: “ Gli archeologi spesso usano termini esoterici e complicati, che anziché avvicinare cittadini alle bellezze ritrovate, li allontanano. Finché il patrimonio culturale non sarà rispettato e sentito come proprio dai cittadini, il destino dei beni culturali sarà perduto.”

Interessante e molto sentito anche il punto di vista del Sindaco, Giorgio Giuffra “ dalla cultura parte qualsiasi cosa, soprattutto il senso civico, che in questi ultimi tempi è assente, assieme al senso di appartenenza alle proprie tradizioni. Valorizzare il nostro patrimonio artistico avrà una ricaduta anche dal punto di vista civico, al di là dell'investimento economico legato al turismo, questo progetto è importante per il patrimonio di tutti noi e da parte del comune c'è tutto l'interesse a rendere fruibili e più vicini al pubblico questi scavi.”

Due sono state le grandi anticipazioni di questa serata. La prima importantissima annunciata dal Sindaco riguarda la possibilità di creare un museo multimediale sul sito, che permetta ai visitatori di capire come fosse realmente l'ambiente al tempo della sua costruzione. A tal riguardo il Presidente Volpe ha già suggerito all'amministrazione di pensare fin d'ora alla gestione del museo, che implicherà una grande responsabilità. In questo contesto il Professor Pergola ha suggerito il proprio punto di vista e cioè la possibilità di dedicare il museo al nome di Nino Lamboglia, della cui fondazione fa parte e che rappresenta e incarna l'archeologia della nostra area. Il sindaco Giuffra ha inoltre anticipato la possibilità di partecipare ad un progetto con i cui fondi si crei un passaggio diretto dalla ciclabile al sito archeologico, per permettere ai visitatori una visita più pratica e agevole.

La seconda grande notizia è stata anticipata da Monsigor Suetta che ha parlato di una convenzione, ormai certa, tra la diocesi di Ventimiglia e Sanremo e il Pontificio Istituto di Roma per dare maggiore concretezza al progetto. Nel sito del Capo Don infatti ci sarà ancora molto lavoro da effettuare. Basta considerare che al di sotto della basilica su cui hanno lavorato questestate ben 35 archeologi, si trova una villa romana, il che implica un progetto ancora più grande.

Sono stati ringraziati più volte durante il corso della serata le scuole elementari di Riva Ligure e la loro preside, per aver ospitato gli archeologi durante queste settimane di lavoro. Un sentito ringraziamento è andato al Comune di Riva Ligure, che come tutti gli anni partecipa economicamente e come possibile, agli studi e agli scavi di un patrimonio così importante. Il Professor Pergola, vero punto di riferimento assieme ad Alessandro Garrisi, di questo progetto, ha concluso spiegando come questi scavi siano esemplari in quanto soddisfano i tre elementi basici di uno studio archeologico: la valorizzazione, la ricerca scientificae la formazione.

Stefania Orengo

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