Sanremo, saldi estivi: bilancio positivo, ma senza turisti stranieri non avrebbero senso. 'Anche i russi sono diventati parsimoniosi!'

Bilancio positivo per i primi giorni di saldi a Sanremo, commercianti e rappresentanti di categoria soddisfatti, ma tutto grazie ai turisti stranieri. In netto rialzo gli acquisti da parte di russi e francesi che restano comunque una certezza in tempo di saldi e svendite, ma anche durante il corso dell'anno.

“Luglio e agosto – commentano alcuni commercianti del centro – sono sicuramente i mesi dell'anno in cui le vendite devono andare bene, perché altrimenti si chiude, questo è un dato certo. I saldi stanno andando in maniera positiva, ma questo non tanto grazie agli acquisti degli italiani – in ripresa, ma ancora ridotti - quanto a quelli degli stranieri che rappresentano circa il 90% degli incassi, soprattutto in questo periodo. Quello che però, è interessante osservare è che, malgrado i più propensi all'acquisto siano in prevalenza francesi e russi, devo dire che anche questi ultimi sono diventati parsimoniosi: non si accontentano più del 30% di sconto, ma vogliono il 50% e sempre più spesso chiedono ulteriori ribassi.”

L'andamento di questa prima fase iniziale dei saldi è stato, infatti, abbastanza anomalo rispetto agli ultimi anni, dal momento che non si è assistito al boom degli acquisti nei primissimi giorni, bensì ad una partenza lenta, ma duratura. In altre parole, le vendite non sono aumentate di colpo e per un breve periodo, ma hanno mantenuto l'andamento equilibrato dei giorni precedenti alle svendite, spalmando così gli incassi su più giorni e con più continuità.

“Il tono è leggermente minore rispetto all'anno scorso – commenta Cinzia Calvini, Presidente del Civ di via Matteotti – ma non per una mancanza di incassi, bensì per una loro differente distribuzione. Se altri anni è stato facile trovarsi di fronte al boom di vendite dei primi giorni, con grandi afflussi di clienti e turisti all'interno dei negozi, quest'anno non è stato così, l'incremento di vendite c'è stato, ma distribuito su più giornate.”

Le aspettative erano, infatti, quelle del classico 'boom' di afflussi, a seguito dei saldi, ma ci si è trovati di fronte ad una strana congiuntura, diversa rispetto al passato, per cui le vendite non hanno raggiunto picchi eccessivi, ma registrato una situazione di equilibrio che può essere letto sostanzialmente in due modi. Da una parte si può pensare che non ci sia stato un improvviso aumento perché non c'è, evidentemente, ancora alcun segno di ripresa dalla crisi e i potenziali clienti, quindi, non intendono spendere nemmeno in periodo di saldi; dall'altra può essere letto in maniera positiva, ipotizzando che l'equilibrio arrivi da una situazione di crescita e miglioramento che ha portato ad acquistare già fuori dai saldi, senza dover attendere impazienti il loro inizio per potersi aggiudicare l'occasione migliore. Ipotesi più probabile, a detta degli addetti ai lavori, che raccomandano, però, di non considerare questa piccola ripresa come un segnale di netta uscita dalla crisi, perché non si tratta di questo.

“A fronte di un calo, rispetto agli anni passati, dei francesi – prosegue Cinzia Calvini – che comunque restano una fetta importante degli acquirenti, si può comunque registrare una maggiore presenza degli italiani che, diversamente dall'anno scorso, stanno timidamente ricominciando a spendere un po', non ad alti livelli come in passato, ma abbastanza da far ben sperare.”