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Politica | 01 luglio 2015, 07:05

Imperia: Antonio Russo espulso dal Movimento 5 Stelle "Ma cosa sta succedendo al nostro Movimento?"

Dura replica del capogruppo in Consiglio, dopo il 'passaggio' dal M5S delle deleghe a Cara Glorio.

Imperia: Antonio Russo espulso dal Movimento 5 Stelle "Ma cosa sta succedendo al nostro Movimento?"

“Ma cosa sta succedendo nel nostro MoVimento, possibile che l’ultima infornata, quella per intenderci dei buttafuori da strapazzo, dei Sellini fulminati sulla via di  Sant’Ilario da Genova, abbia potuto danneggiare un MoVimento forse un po’ ingenuo ma decisamente attivo e radicato sul territorio di Imperia? Dagli ultimi accadimenti sembrerebbe proprio di si, anche se c’è da dire che lo spessore politico culturale non è che con queste new entry sia diventato dei più eccelsi, anzi era dai tempi delle galline svedesi che non si toccava il fondo del fondo del fondo cosi come non si potrebbe giustificare tutto ciò con l’ennesimo ritorno del marinaretto impaurito cacciato a calci nel sedere all’indomani dell’evento di Beppe Grillo ad Imperia divenuto coraggioso grazie alla gonnella protettiva della suocera appartenente al cerchio magico”.

Inizia così il nuovo duro intervento di Antonio Russo, capogruppo del M5S di Imperia, dopo l’espulsione dal movimento-. “Ed allora – prosegue - com’è possibile inquadrare quello che sta succedendo? Cosa è successo di cosi grave da spingere addirittura il sig. ‘Lo Staff’ a rimangiarsi le regole che lo stesso è tenuto a far rispettare? Come giustificare un’entrata a gamba tesa come quella fatta ieri con la mail (cliccando QUI) inviata alla povera Cara Glorio nella quale le si comunicava (sob!) che il cattivissimo Capogruppo del M5S nel Consiglio Comunale di Imperia veniva espulso (doppio sob!) e pertanto lei veniva investita dell’enorme responsabilità di assumere il ruolo vacante (triplo sob!). Ma mi chiedo e vi chiedo non è lo stesso Sig. ‘Lo Staff’ che solo pochi giorni prima dopo avermi molto elegantemente espulso via mail mi indicava come da regolamento (art 4) del M5S che: ‘Se pensa che questa decisione sia basata su informazioni non corrette può proporre il suo ricorso entro 10 giorni da questa email al Comitato d'Appello seguendo la procedura indicata QUI, cosa che io regolarmente ho fatto bloccando di fatto il procedimento?”

“Ma come mai tutta questa fretta, addirittura anticipare un giudizio (non è che io avessi mai avuto dubbi circa l’esito finale della mia vicenda) violando in maniera cosi palese una delle poche regole che esistono nel MoVimento. Ma con quale dirittura morale si arrogano il diritto di amministrare la giustizia se loro per primi insegnano a non rispettarla? Della serie “ fate come dico e non come faccio” 

Ma come mai?, come mai? come mai? A forza di pensarci e ripensarci comincia a farsi strada una se pur timida risposta. Non sarà che sanno benissimo che non può essermi revocato l’utilizzo del nome e del marchio ricevuto tramite atto notarile (cliccando QUI) direttamente da Beppe Grillo atto che ha consentito la presentazione della lista del M5S a sostegno della mia candidatura a sindaco? Questo spiegherebbe lo squallido stratagemma (parla a nuora che suocera intenda) messo in atto per dirmi di farmi da parte  E qui che casca l’asino! Che si mettano tutti l’animo in pace e la smettano pure di festeggiare. Il sottoscritto è, resta, e resterà l’unico Capogruppo del M5S nel Consiglio Comunale di Imperia

Vorrei che fosse lo stesso che mi ha concesso l’utilizzo del logo a provare a togliermelo! Sappia che dovranno essere altri giudici, più democratici a deciderlo. C’è un giudice a Berlino? Visto che ci sono provo io a fare anche io una domanda Ma chi e soprattutto cosa hanno avuto in cambio della mia testa? Infatti non riuscivo a spiegarmi come mai, diversi giorni prima dell’arrivo della prima mail con la quale il Sig.” Lo Staff” mi comunicava la sospensione da attivista del M5S, durante la campagna elettorale giravano su FB diversi post che come un tam tam portavano la loro lieta novella : tic tac tic tac l’ora si avvicina Fino ad arrivare al 30 di maggio quando in maniera evidente si parla di promesse fatte che debbono essere mantenute altrimenti… casino si avete capito bene proprio casino!”

“Allora ripeto la domanda – termina Russo - ‘chi e soprattutto che cosa hanno avuto in cambio della mia testa?’ Una cosa è certa se si sono fatte promesse (e da questi post non esistono dubbi) di qualsiasi natura in campagna elettorale queste promesse si chiamano in un solo modo: voto di scambio ed è un reato, voglio solo ricordare a tutti che le mafie utilizzano il voto di scambio. Quello che voglio fare rimanendo Capogruppo del M5S nel Consiglio Comunale di Imperia è proprio questo difendere il MoVimento da questa gentaglia Sarò il vostro incubo, vi sarò sempre con il fiato sul collo, sappiatelo non vi libererete facilmente di me”.

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