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Attualità | 28 giugno 2015, 07:14

In & Out: Tommaso Scalarandis, da Sanremo a Berlino, per diventare produttore di musica Trap Electro House

Scordatevi ingegneri meccanici, informatici o aerospaziali. Qui stiamo parlando di un territorio davvero inesplorato: Tommy si è iscritto alla DBS School di Berlino per diventare produttore di musica elettronica

In & Out: Tommaso Scalarandis, da Sanremo a Berlino, per diventare produttore di musica Trap Electro House

Nel 1989 cade il muro di Berlino. Lasciamo da parte politica, guerra e blocchi continentali. C'è una teoria secondo la quale i veri bulloni dell'unificazione tra Berlino est e Berlino ovest, siano stati messi dalla musica techno. “Nella notte che seguì l'abbattimento del muro, Berlino era unita in una festa dove tutti si trovavano concordi sulla musica, elettronica appunto”. Questo è quello che scrive Dr Motte, dj berlinese, nel suo libro “Der Glange Familie”, tradotto “Il suono della famiglia” .

Tommaso ha 21 anni, è di Sanremo, e non certo per aver letto il libro del signor Dr Motte, ma per passione, ha deciso di lasciare la sua città per intraprendere gli studi a Berlino. Scordatevi ingegneri meccanici, informatici o aerospaziali. Qui stiamo parlando di un territorio davvero inesplorato. Tommy si è iscritto alla DBS School di Berlino per diventare produttore di musica elettronica. Per la precisione, Trap Electro House. E questa è la sua storia.

Da Sanremo a Berlino, raccontaci il perché di questa scelta? A dire il vero, il mio primo progetto consisteva nel trascorrere un anno a Los Angeles. C'era una scuola ben precisa che volevo frequentare, sarei dovuto partire a Gennaio (dell'anno scorso) per poi trascorrere anche tutta questa estate negli States. Tutto sembrava certo, tanto che feci la documentazione in ambasciata, fino a quando un bel mattino, mia madre mi svegliò proponendomi un' alternativa che, sia lei che mio padre, preferivano per questioni di distanze: Berlino. Tra le due opzioni c'era una "piccola" differenza: nel caso avessi scelto la seconda, sarei dovuto partire la settimana successiva…. e così fu! Se già ero teso all'idea di dovermi trasferire a Gennaio, immagina quanto lo fossi nel momento in cui ho scoperto che sarei dovuto partire solo 7 giorni dopo. Inoltre Berlino è completamente diversa da Los Angeles, quindi anche tutta la preparazione mentale che mi ero fatto, di punto in bianco è crollata, ma le cose "improvvisate" mi piacciono, non sai mai bene cosa ti aspetta…

Berlino è una delle città in cui si dice che la crisi si senta meno. E’ vero? Non so darti una risposta certa a questa domanda, posso dirti che a mio parere, si tratta di una città "povera". Ti spiego cosa intendo. Non reputo Berlino ai livelli di una Londra o di una Parigi, ma a breve lo sarà, tutta la città in questo momento è un cantiere, ovunque stanno costruendo o ristrutturando. La Germania ha un'economia molto più forte di tanti altri Paesi, è un'aspetto facilmente visibile. Proprio perché a Berlino esiste un alto tasso di povertà, il comune ha ideato dei modi per poter dare un supporto ai senza tetto. Ecco due esempi che mi hanno particolarmente colpito, in quanto potrebbero essere facilmente applicabili anche al nostro Paese:

a) In quasi tutti i supermercati della Germania ci sono distributori che raccolgono bottiglie di plastica, per dimensione e brand. Ognuna di queste ha uno specifico valore che varia dai 15 ai 50 centesimi e grazie a questo sistema, chi non ha un lavoro, una casa o è destinato alla vita da strada, può cercare di racimolare qualche soldo, raccogliendo bottiglie e portandole negli appositi distributori.

b) il Comune produce e stampa il quotidiano ufficiale della città di Berlino, consegna delle copie alle edicole, vendendolo al prezzo di un euro e tutto il ricavato va ai senza tetto.

Questo è il principio di una città che vuole funzionare dalla testa ai piedi.

Quanto ha influito la formazione superiore sulla tua vita attuale? La formazione superiore è importante perché ti aiuta culturalmente a diventare autonomo, ragionare con la tua testa e non per quello che dicono gli altri, ma a livello pratico, ci ricavi poco e niente. La vera formazione te la fai da solo, secondo quelli che sono i tuoi obiettivi, ti faccio un esempio banale: io non ero di certo uno studente modello, ma mi ci è voluto ben poco per capire che se realmente vuoi parlare l'inglese, non esiste applicazione, libro, film, o altro mezzo se non andare sul posto, lanciarti e metterti nelle condizioni di doverlo parlare tutti i giorni. La scuola ti da una piccola infarinatura, sta poi a te decidere come sfruttarla.


Hai conosciuto altri ragazzi della nostra provincia in Germania? Assolutamente si: tre persone di Bordighera hanno aperto un ristorante italiano a Berlino, chiamato Vino & Basilico. Nel loro personale hanno integrato diversi ragazzi della loro stessa città, che già frequentavo quando abitavo a Sanremo. Sapere che anche loro erano li è stato equivalente ad un sospiro di sollievo: la prima cosa di cui hai paura, quando decidi di andare da solo all'estero, è la solitudine. Sai già benissimo che per un pò di giorni passerai buona parte delle tue giornate chiuso in casa o a farti passeggiate solitarie, perché non hai fatto ancora conoscenze, dunque sapere che questi ragazzi fossero li, mi dava la certezza che non sarei andato in contro a tale "problematica". Una cosa che ho ulteriormente constatato è che gli italiani sono veramente ovunque…

La storia di Tommy è vibrante, non solo perchè è musicale, ma soprattutto perché parla di qualcuno che non ha paura di andare incontro alle proprie passioni, cercando di farne un lavoro. Sappiamo bene che trovare un lavoro qualsiasi oggi, in Italia o all'estero è quasi un miracolo. Chi ha la possibilità dil lavorare facendo ciò che gli piace è una mosca bianca. Tommaso ha la fortuna di partire con le carte in regola nel mondo techno, soprattutto sapendo che quando la sua occasione verrà a bussargli alla porta, non lo coglierà impreparato.

Stefania Orengo

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