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| 30 maggio 2015, 16:09

Expo 2015: Coldiretti, dopo 6 anni sprint per l'ottenimento del riconoscimento Igp per il vitellone piemontese

Occorre superare i cavilli burocratici per dare la possibilità agli allevatori di Piemontese di beneficiare dell’effetto traino che l’Expo avrà sul Made in Italy alimentare” ha affermato il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo

Expo 2015: Coldiretti, dopo 6 anni sprint per l'ottenimento del riconoscimento Igp per il vitellone piemontese

​L’appuntamento dell’Expo deve essere l’occasione per concludere al più presto il percorso per ottenere il riconoscimento I.G.P. per la carne di Vitellone Piemontese della coscia che è partito già nel 2009 quando, con il parere favorevole della Regione Piemonte, il Consorzio di Tutela e Valorizzazione della razza Piemontese ha presentato al Ministero delle Politiche Agricole la richiesta.  E’ quanto afferma la Coldiretti che alla presenza del Presidente nazionale Roberto Moncalvo e dell’interna giunta Confederale ha organizzato a Torino il “Vitellone Day” per sostenere la tutela comunitaria della piu’ importante razza bovina da carne italiana per consistenza numerica. Non è solo quindi una necessità per difendere la vera “battuta al coltello” ma anche per tutelare un patrimonio unico del Made in Italy dal punto di vista della biodiversità, dell’ambiente e dell’economia con la razza bovina piemontese che - sottolinea la Coldiretti - conta oltre 350 mila capi con 6 mila le aziende impegnate nell’allevamento, sia tradizionale sia legato al pascolamento in alpeggio garantendo, così, il presidio delle montagne e dei territori svantaggiati. Annualmente - precisa la Coldiretti - sono impiegati oltre 15 mila addetti per un fatturato che, per il solo allevamento, vale oltre 500 milioni di Euro e per l’intera filiera, comprendente la logistica, il trasporto, la mangimistica, la macellazione ed il sezionamento, raggiunge il miliardo e 30 milioni di Euro.

“Occorre superare i cavilli burocratici per dare la possibilità agli allevatori di Piemontese di beneficiare dell’effetto traino che l’Expo avrà sul Made in Italy alimentare” ha affermato il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel ricordare la storia centenaria dell’allevamento della Piemontese “la cui presenza è stata rilevata per la prima volta nel 1886 nel comune di Guarene, in provincia di Cuneo”.“Si tratta di un comparto determinante per la realtà regionale” ha evidenziato Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte nell’auspicare che “con il riconoscimento “la carne di Vitellone Piemontese della coscia, dal cui latte già si producono i formaggi D.O.P. Raschera e Castelmagno, possa diventare “l’ospite d’onore al salone espositivo internazionale che sta per aprirsi a Milano”.

A sostegno dell’iniziativa è stato realizzato un mercato speciale di Campagna Amica con formaggi, yogurt, salumi, miele, vino, olio, frutta, verdura, riso, piante ed anche agridetergenti: tanti i prodotti che hanno dato colore e profumo alla piazza dove la degustazione della Piemontese è stata allietata dalle note provenienti dal vicino conservatorio. Un tripudio di profumi e colori grazie all’esposizione di diversi prodotti che rappresentano le eccellenze del Piemonte, della Valle d’Aosta e della Liguria.

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