Cinque domande a Marco Scajola, candidato consigliere alle prossime elezioni regionali per Forza Italia

Psicologo affermato, politico per passione e biondo, che non guasta mai. Una carriera in crescendo quella di Marco Scajola, espressa la prima volta sui banchi di scuola come rappresentate di classe. Dal liceo scientifico, Marco è passato a rappresentare il Comune di Imperia, inizialmente come Consigliere e Capo Gruppo di Forza Italia e in seguito come Assessore e Vice Sindaco, per approdare alla Regione dove, dal 2010 è Consigliere regionale.

Oggi, 5 anni dopo, Marco Scajola è nuovamente candidato come consigliere di Forza Italia alle prossime elezioni regionali che si svolgeranno il 31 maggio. In vista della data imminente abbiamo chiesto a Marco di darci una risposta su cinque domande chiave, che aiuteranno gli elettori a comprendere meglio il suo programma politico:

La provincia di Imperia ha un tasso di disoccupazione che sfiora il 17%, uno dei più altri in Italia, in proporzione al territorio. In caso di vincita, come pensa di affrontare questo problema?

La Liguria ha la percentuale più alta di disoccupazione che supera abbondantemente il 40%. In questi 10 anni non è stato attuato alcun programma concreto di rilancio e sviluppo per il territorio, ma sono state prese iniziative sporadiche che non hanno aiutato la Provincia. Le Amministrazioni locali hanno lavorato sodo per aiutare la crescita, lo sviluppo e garantire posti di lavoro, ma sia la Regione che il Governo Centrale sono stati assenti e spesso dannosi, hanno portato alle stelle la pressione fiscale, aumentato la burocrazia, colpito le piccole - medie aziende, polmone vitale della nostra economia. La nuova Giunta, con Presidente Giovanni Toti, dovrà immediatamente cancellare tutte quelle norme inutili che danneggiano il territorio e concentrarsi da una parte al rilancio turistico con una vera e certa programmazione, dall'altro agire per sostenere le nostre imprese. La Provincia di Imperia è ricca di potenzialità che devono essere sfruttate unendo tra loro costa ed entroterra e un 'imprenditoria basata su un'alta qualità del prodotto alimentare. Bisogna aprirsi di più alla vicina Francia ed al Piemonte per una collaborazione finalizzata a rendere la Riviera dei Fiori più conosciuta e più forte in Liguria, in Italia e nel Mondo.

I fondi Europei sono fondamentali per molti progetti locali. La conoscenza della realtà europea, a livello di supporto materiale, non è spesso conosciuta pienamente dagli amministratori dei nostri comuni. Pensa che la figura di un euro-progettatore possa essere inserita in ogni comune?

La Regione ha il dovere di curare il collegamento tra l'Europa ed il territorio, ma fino ad oggi ciò non è stato fatto e questo ha causato la perdita di preziosi fondi europei che avrebbero potuto aiutare molto l'economia locale. Istituiremo a livello regionale figure specifiche che colleghino i Comuni, le aziende e tutte le realtà locali all'Europa, per aver maggiore possibilità di risorse. L'euro-progettatore può essere anche inserito nei Comuni ma è indispensabile l'azione di collegamento che la Regione ha il dovere di fare e che fino ad oggi è mancato.

Il turismo della nostra provincia è passato dai fasti degli zar a una realtà troppo vintage per essere considerata “alla moda”. In che modo pensa che il turismo possa trovare, in modo concreto, una strada per risorgere dalle proprie ceneri?

Non è pensabile che la Regione fino ad oggi abbia investito nel turismo meno del 2% del bilancio. Il nostro territorio deve essere maggiormente presentato e pubblicizzato in Italia e nel mondo. L'Expo 2015 porterà poco o nulla alla Liguria poiché sono mancate iniziative e progetti per incanalare le migliaia di persone che andranno a Milano e che avrebbero dovuto vedere la Liguria come riferimento per il mare, per il buon cibo, per l' incantevole entroterra. Alla promozione devono essere unite iniziative di attrazione per 365 giorni all'anno valorizzando le tipicità liguri, promuovendo la qualità del clima e del vivere in Liguria. La nostra Regione può diventare il riferimento per il turismo sportivo, per tutti gli sport legati al mare e alla montagna e sfruttare così anche le strutture già presenti in Provincia di Imperia.

Ora che l’ente Provincia ha subito una radicale trasformazione, come pensa di poter andare incontro alle problematiche della provincia di Imperia? Ci sarà un maggiore distacco, o un possibile avvicinamento?

La riforma che ha portato alla trasformazione della Provincia peggiorerà sole le cose.L'Ente sarà indebolito e distante dai cittadini. Il Governo avrebbe dovuto riformare il Parlamento nazionale o casomai le Regioni, questo intervento sulle Province è solo dannoso per il territorio, sia per la costa che per l'entroterra.

I ragazzi tra i 20 e i 35 anni sono stati accusati di non avere iniziativa, di vivere dei traguardi delle passate generazioni e di non avere progetti futuri. In che modo pensa di poter aiutare i giovani imprenditori, supportandoli nel costruire qualcosa di personale?

Il 45% dei giovani sotto i 35 anni non ha lavoro in Liguria, accusarli di avere colpe è sbagliato ed ingiusto. Si devono immediatamente attuare politiche concrete per motivare i ragazzi a costruirsi un futuro, favorendo l'iniziativa di giovani imprenditori, alleggerendo la pressione fiscale ed aiutando il settore con bandi specifici.