ELEZIONI COMUNE DI SANREMO
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Politica | 26 maggio 2015, 21:23

Sanremo: scontro sui costi della politica. Arrigoni “Restituire i gettoni alla collettività”. Faraldi “Se si fa beneficenza non bisogna sbandierarlo”

Acceso dibattito in consiglio comunale a Sanremo sui costi della politica, con il Movimento a 5 Stelle che ha pubblicizzato le cifre pagate per stipendi di assessori e gettoni di presenza dei consiglieri comunali.

Paola Arrigoni

Paola Arrigoni

Il consiglio comunale di Sanremo, durante il dibattito sul rendiconto di gestione, ha visto un'accesa discussione relativa ai costi della politica. A dare il via al dibattito è stato il Movimento a 5 Stelle. “Questa amministrazione ha aumentato notevolmente le tasse a tutti i cittadini – ha esordito la capogruppo Paola Arrigoni - E’ un dato di fatto. Un vero un bagno di sangue. Vengono chiesti sacrifici a tutti, si vogliono vendere i beni comuni per fare cassa, ma, tranne noi, nessuno ha rinunciato ai gettoni di presenza”.

Proprio i costi della politica sono stati al centro dell'intervento ella rappresentante del Movimento a 5 Stelle che ha “fatto i conti” all'Amministrazione. “Sono stati versati dal Comune di Sanremo, come indennità funzione degli amministratori e gettoni di presenza al consiglio e alle commissioni, comprensivi di Irap, nel 2014 la cifra di 320.721,69 euro. Una cifra impressionante che si riferisce solo al 2014, pensate se la volessimo moltiplicare per i 5 anni di amministrazione, la somma ammonterebbe a un milione seicento mila euro”.

Paola Arrigoni ha poi specificato le voci di questa spesa. “Funzione amministratori, ovvero assessori, presidente del consiglio e sindaco, le cifre sono comprensive di Irap, per un totale di 280.041,34 euro – ha detto - Tra gli assessori c’è chi si dedica a tempo pieno e quindi ha lasciato la propria attività ed è giusto che percepisca uno stipendio per vivere, ma alcuni non si sono messi in aspettativa e anzi proseguono con le loro attività, quindi doppi incarichi. Forse, dovrebbero pensare almeno a ridursi quanto percepiscono e ritornarlo alla collettività. Perchè questi sono soldi della collettività”.

Per quel che riguarda i gettoni di presenza che per il Movimento a 5 Stelle dovrebbero essere aboliti. “Quanto sarebbe questo risparmio ? - ha aggiunto paola Arrigoni - Il totale per il solo al 2014 è di euro 31.680 euro di cui 18.856,40 per consiglio comunale, 12.823,95 per le commissioni. Anche qui se facessimo un semplice calcolo approssimativo e moltiplicassimo la cifra di 31.680 euro di gettoni di presenza per i 5 anni di durata dell’ amministrazione, la collettività risparmierebbe 158.400 euro. Queste cifre non sono piccole. 31.680 euro solo nel 2014 di gettoni di presenza che potrebbero essere utilizzati per il sociale, la crisi che sta attanagliando la nostra città, come il resto d’Italia è gravissima. Dobbiamo aiutare i cittadini e tutti i consiglieri dovrebbero dare l’esempio rinunciando almeno ai gettoni di presenza. Ritorniamo questi soldi alla collettività".

"Non si può sempre chiedere sacrifici agli altri - ha aggiunto - Questi soldi potrebbero essere utilizzati in svariati progetti, un esempio su tutti: le borse lavoro per le persone con disabilità o con disagi psichici, molti di questi ragazzi, lavorano tutti i giorni e percepiscono solo 50 euro al mese. Si potrebbe aiutare la mensa dei poveri, le categorie più svantaggiate, le famiglie bisognose, assistenza agli anziani. Le possibilità sono molteplici. Razionalizzare i costi della politica e quindi anche rinunciare ai gettoni di presenza è un’esigenza imprescindibile, è un’esigenza reale che si rende necessaria in un periodo di crisi come questo. Nessuno è stato obbligato a candidarsi, è stata una libera scelta e non credo che nessuno abbia pensato di farlo per ‘il gettone di presenza’ ma per mettersi al servizio della collettività. E se in questi momenti tutto pu essere utile per aiutare la nostra città occorre farlo. La gioia di restituire i soldi alla collettività è immensa, provatela anche voi”.

“Io respingo la tesi che i servizi sociali vengano sottratte risorse dai 36 euro lordi di un consiglio comunale – ha replicato Gianni Berrino di Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale – il lavoro dei politici non deve essere gratis, ma deve essere pagato il giusto, siamo infatti stati chiamati ad assumerci responsabilità. Per fare gli amministratori seriamente credo che debba essere riconosciuto un minimo di compenso economico, proporzionato al lavoro svolto e alle responsabilità. Io invece trovo vergognoso che il sindaco di Sanremo guadagni meno di 3 mila euro al mese rispetto ad altri politici che guadagnano molto di più senza responsabilità. Stesso discorso vale per i consiglieri comunali”.

“I conti bisognerebbe farli al netto e non al lordo dei 38 euro che percepiamo – ha aggiunto Giuseppe Faraldi di Sanremo al Centro - a me non piace poi mettere in piazza se uno fa della beneficenza. Una persona lo fa per i fatti suoi e non lo va a sbandierare in un palcoscenico televisivo. Se io do qualcosa in beneficenza perchè devono andarlo a dire in giro ?”.

“Questi sono temi che da sempre portiamo avanti e non perchè ora c'è la campagna elettorale – ha controreplicato la Arrigoni – chi vuol fare volontariato lo può fare, ma con i soldi propri, non con quelli della collettività. I gettoni di presenza sono infatti della collettività e devono essere restituiti”.

Federico Marchi

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