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Politica | 24 maggio 2015, 07:21

#ElezioniRegionali 2015: intervista a Pietro Mannoni, segretario provinciale del PD in vista dell'appuntamento elettorale

La Regione, attraverso il suo ruolo di ente programmatore, dovrà essere in grado di stimolare la crescita della domanda, puntando sulle specificità del nostro territorio: turismo, agricoltura ed artigianato di qualità.

Pietro Mannoni

Pietro Mannoni

In vista delle imminenti elezioni regionali del 31 maggio, il segretario provinciale del PD, Pietro Mannoni, ha risposto ad alcune domande che abbiamo voluto formulargli, per rendere più chiaro il punto di vista del partito democratico. Perchè votare PD? Di seguito una serie di risposte che, secondo Pietro Mannoni, rappresentano le motivazioni principali.

In che ottica verrano trattate dal PD, in caso di vittoria alle regionali, le problematiche della provincia di Imperia? Quale sarà il rapporto che bisognerà costruire tra Regione e Provincia, anche in considerazione della modifica normativa delle province, per trovare soluzione alle numerose questioni aperte? Penso che nella legislatura regionale, che comincerà lunedì 1 giugno, si dovrà prestare grande attenzione alle problematiche della Provincia di Imperia. La riforma dell'ente provincia, pur snellendo la struttura amministrativa, non ha eliminato i gravi problemi, creati in buona parte dalla precedente amministrazione provinciale, che dovranno essere affrontati e risolti. E' necessario dare risposte concrete ad almeno quattro tematiche: situazione del personale delle province, ciclo dello smaltimento dei rifiuti, servizio idrico e trasporti locali. Tali questioni legano il destino delle due istituzioni, provincia e regione, che dovranno collaborare proficuamente. Questo sarà assai più semplice se l'amministrazione provinciale, guidata dal nuovo Presidente Fabio Natta, sarà affiancata da un'amministrazione regionale guidata da Raffaella Paita. Il PD ritiene che sia indispensabile trovare soluzioni definitive, che possano dare una risposta che renda stabile l'offerta amministrativa in ognuno dei settori indicati.

Secondo gli ultimi dati di confcommercio, le imprese che sono state aperte lo scorso anno nella nostra provincia sono circa 400 mentre quelle che hanno chiuso sono circa 600. In che modo cercherete di sostenere i settori che più risentono della crisi: terziario, turismo e agricoltura? Questi dati fotografano la crisi economica che ha attanagliato l'Italia intera negli ultimi anni. E' del tutto evidente che ogni realtà ha la sua specificità. La nostra provincia basa, prevalentemente, la sua economia sul settore terziario. Questo è sicuramente il motivo per cui, in una congiuntura di crisi, un forte turn over nella nascita e nella chiusura di aziende sia particolarmente accentuato. Non si da vita a grandi aziende, ma a piccole entità che, spesso, alla prova del mercato non riescono a resistere, anche per una cronica mancanza di domanda. La Regione, attraverso il suo ruolo di ente programmatore, dovrà essere in grado di stimolare la crescita della domanda, puntando sulle specificità del nostro territorio: turismo, agricoltura ed artigianato di qualità.

Quali politiche della legislatura che si sta chiudendo ritenete aver avuto successo e quali deciderete di non riproporre in caso di vittoria e perché? Come PD riteniamo che la giunta Burlando abbia operato in maniera efficace. La presenza costante dell'amministrazione uscente sul nostro territorio ha costruito un legame tra istituzioni, che ha permesso a molti comuni, più o meno piccoli, di non sentirsi abbandonati. In un passato neppure troppo remoto, in cui la Regione era governata dal centrodestra, tutto questo non accadeva. La vocazione turistica del ponente ligure è stata stimolata in maniera decisa: si pensi al grande sforzo della regione Liguria per dare vita al gioiello della pista ciclabile. Tutti noi abbiamo ancora negli occhi le immagini del giro d'Italia, che ha messo la nostra terra al centro dell'attenzione internazionale.Pensiamo che sia indispensabile la vittoria di Raffaella Paita, affinché questo modello di governo possa proseguire la sua opera. Accanto a ciò è indispensabile rafforzare, come già detto più sopra, gli elementi di programmazione di lungo periodo su tutte le questioni strategiche: economia, welfare e sanità, salvaguardia del territorio. Quest'ultimo aspetto è strategico, in una realtà in cui la nostra ricchezza sta in un ambiente splendido e fragile, che va curato con attenzione e promosso in Italia e all'estero con altrettanta efficacia. 

Stefania Orengo

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