Sanremo: l'ex consigliere Massimiliano Moroni torna sul problema sicurezza in corso Inglesi

L’ex consigliere comunale di Sanremo, Massimiliano Moroni, ci scrive per tornare sul problema sicurezza in corso Inglesi:

“Stamattina mi sono alzato e percorrendo corso Inglesi, teatro di numerosissimi incidenti, pure mortali, che hanno costellato gli ultimi 15 anni, ho notato un manipolo di tecnici del Comune di Sanremo intenti a ragionare su un tratto di strada dove non sono mai avvenuti incidenti (in quello specifico tratto), subito mi sono avvicinato ed ho chiesto se si trattasse di lavori o dossi e la risposta fu quella di 2 attraversamenti pedonali rialzati! Non nascondo il mio stupore per la notizia dopo oltre 15 anni, ma purtroppo il mio entusiasmo durò pochi minuti dal momento che quando chiesi l'esatta collocazione ed il numero di tali opere scoprii che, senza seguire una logica atta a prevenire e tutelare i pedoni dai consueti incidenti, mi risposero che in tutto corso degli Inglesi veniva deciso di installarne solo due davanti al palazzo azzurrina ed uno prima del palazzo? Subito chiesi perché non dove accadono gli incidenti per esempio nel primo tratto dal Bar Niki fino a piazza San Bernardo, in prossimità delle scuole, dove vige il 30km/h, oppure prima di Bosco bello e prima dell'incrocio di via D'Annunzio, prima dei carabinieri o altre zone. Inoltre chiesi perché in direzione Ventimiglia-Imperia niente, insomma rispondevano che andava bene così che i dossi nn potevano essere installati secondo il codice della strada perché la strada è frequentata dai mezzi di soccorso ed esattamente 2km più in giù pure dai carabinieri. Peccato che il codice della strada dica che l installazione dei dossi può avvenire a meno che non sia la strada principale e qui si apre tutta una serie di interpretazioni tipo se è vero che all'ospedale si può arrivare da tutte le strade (come arrivare a Roma) è anche vero che fosse così dovrebbero eliminare anche quelli in zona Arenella dal momento che ci passano nelle esigenze. Ora è chiaro che ci troviamo davanti ad una mera interpretazione che non corrisponde a piena verità, dal momento che per prevenire gli incidenti e l'alta velocità v siano decine di opzioni demandate al Prefetto ed ai Sindaci. La prima che mi viene in mente è quella dei controlli della forze dell'ordine e mai avvenuti, se non quando accade un incidente. Altra possibilità l'uso degli autovelox in dotazione a tutte le amministrazioni e mai installati".

"Uso di semafori, oltre ad una serie di opzioni per prevenire qualsiasi incidente. Ed invece con mia profonda delusione  debbo assistere ad un uso di soldi pubblici a mio avviso inutile, dove i soli ad averne beneficio non saranno gli abitanti di corso degli inglesi lungo circa 3 km ma solamente i residenti  che abitano in quel palazzo (molto molto fortunati sono curioso di sapere chi ci abita: probabilmente dei ‘santi’: in quei 100 mt, ripeto dove incidenti statisticamente sono 0. Quindi come dice quel vecchio proverbio lombardo: piuttosto che niente è meglio piuttosto, ma dovrebbe essere sufficiente? Sbagliato! Nei prossimi giorni chiederò a tutti gli organi preposti Prefettura e Procura se effettivamente non si possa essere tutelati transitando la strada oppure come recita il codice della strada art.1 debba tutelare regolamentare sicurezza e fluidità delle strade. Deluso ma speranzoso qualcuno capisca effettivamente dove realmente necessitano, oppure scegliere altre opzioni. Allego alcune foto delle zone più critiche e che tali rimarranno”.