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| 19 aprile 2015, 09:39

Corrado Leita: ingegnere informatico, da Imperia a Londra

Lui abita a Londra, è sposato con una ragazza asiatica e ama trascorrere i momenti liberi “a piedi nudi nel parco”, leggendo un libro. Le somiglianze ci sono, ma non si tratta di John Lennon

Corrado Leita: ingegnere informatico, da Imperia a Londra

Lui abita a Londra, è sposato con una ragazza asiatica e ama trascorrere i momenti liberi “a piedi nudi nel parco”, leggendo un libro. Le somiglianze ci sono, ma non si tratta di John Lennon.

Lui torna a casa per fare scorte di trofie, olio e pesto ligure e riesce a  intravvedere similitudini  tra alcuni sobborghi londinesi ed i carruggi della sua città, Imperia. Esatto è proprio lui, uno dei troppi ragazzi della nostra provincia che hanno deciso o dovuto trasferirsi lontano da casa.

Uno splendido melting pot ci ricorda ancora una volta, nella nostra rubrica, che nessuno è profeta in patria.  Ecco la storia dell’ingegner Corrado Leita.

 

Corrado ti sei diplomato al liceo Vieusseux di Imperia. Come si è evoluta poi la tua carriera scolastica?

Mi sono diplomato nel 2000 e mi sono iscritto ad Ingegneria Informatica al Politecnico di Torino dove ho conseguito la Laurea di primo livello. Nella laurea specialistica ho continuato al Politecnico di Torino, ma ho fatto parte di un programma di doppia laurea in collaborazione con istituto di ricerca in telecomunicazioni e informatica situato a Sophia Antipolis chiamato Eurecom. Eurecom é un istituto particolare, dove gli studenti sono inviati da una serie di università partner situate un po' in tutta Europa per conseguire una formazione "internazionale". Ho passato ad Eurecom l'ultimo anno della laurea specialistica, per poi prendere parte ad un tirocinio di 6 mesi ai centri di ricerca di IBM a Zurigo, durante il quale ho lavorato alla tesi di master. Essendo interessato a conseguire un dottorato, ho ottenuto dall'università di Nizza un "diplome de recherche" e una borsa di studio che mi ha consentito di iscrivermi nel 2005 ad un programma di dottorato in sicurezza informatica, sempre ad Eurecom. Ho ottenuto il mio diploma di dottorato nel 2008.

 

Prima di arrivare ai vertici di un’azienda londinese, di cosa ti sei occupato?

Sin dalla mia partecipazione ad Eurecom mi sono interessato alla ricerca nel campo della sicurezza informatica. Questo mi ha spinto a conseguire un dottorato di ricerca, e successivamente ad entrare nel gruppo di ricerca di Symantec Research Labs. Ho fatto parte di Symantec fino all'anno scorso, dove a seguito di una riorganizzazione ho lasciato l'azienda e sono stato assunto da Lastline, un'azienda Californiana che ha un ufficio di sviluppo/ricerca a Londra.

 

Come si trova un imperiese a vivere nella City?

Londra non è quella città caotica che mi aspettavo. E’ una città molto ben organizzata dove c'è spazio per tutti e per tutti i gusti. Strade piene di negozi e affollate si alternano a parchi tranquilli e a zone residenziali altrettanto piacevoli. Quello che mi piace di più di Londra é proprio avere la possibilità di scegliere come sarà la mia giornata: tranquilla, leggendo un libro in un parco o lungo il Tamigi o movimentata nella folla e nei locali notturni della zona di Soho.

 

Sebbene possa sembrare paradossale, puoi trovare delle similitudini tra Imperia e Londra?

Da un punto di vista urbanistico, ci sono decisamente delle similitudini. Londra non é la tipica mega-city fatta di grattacieli e di strutture moderne. Quando si guarda alle zone residenziali come Putney o Fulham le case sono sostanzialmente le stesse del secolo scorso: seppur ovviamente rimodernate, le case mantengono l'aspetto e il "feeling" antico. Questo ricorda un pochino i carruggi liguri ed é una cosa che mi piace molto.

 

Hai importato qualcosa di ligure in Inghilterra?

Ci sono prodotti italiani che sono quasi introvabili a Londra, a parte mercati come Borough Market dove tuttavia i prezzi sono spesso proibitivi o nei supermercati dove i prodotti "italiani" sono spesso di qualità inaccettabile. Una visita a casa a Imperia implica sempre un rifornimento di trofie liguri, di olio e di pesto.

 

Pensi di tornare a casa o hai intenzione di stabiliti a Londra “for good”?

Purtroppo no, non penso avrò la possibilità di tornare in Italia. Londra offre una cosa che tristemente è sempre più difficile da trovare in Italia e (per quello che ho visto negli ultimi anni) anche in Francia: opportunità lavorative.

Allo stesso tempo, Londra é un tale miscuglio di nazionalità e di culture diverse che fa sentire un qualunque straniero, indipendentemente dalla nazionalità, immediatamente "a casa". La cultura inglese non é una cultura "dominante" a Londra, e il feeling é veramente quello di sentirsi accolti indipendentemente dall'etnia, dalla nazionalità o dal background culturale. In quanto sposato con una ragazza di cittadinanza cinese, questo è un aspetto particolarmente importante e particolarmente difficile da trovare in qualunque altro posto del mondo in cui io sia stato.

 

Nessuno è profeta in patria, dicevamo. Questo vale per molti dei giovani laureati italiani e, nel nostro caso, della provincia di Imperia. Corrado Leita è l’esempio di come una laurea in ingegneria non porti troppo lontano in Italia.

Se a questa aggiungiamo una doppia laurea in Francia, un master e un successivo dottorato, in Italia si continuerà ad essere, nella migliore delle ipotesi, un impiegato sottopagato.

All’estero invece si avrebbero tutte le carte in regola per raggiungere i vertici di un’azienda. Corrado è un nuovo esempio di come con gli stessi titoli, un ragazzo italiano in Italia faccia fatica a trovare un impiego, mentre all’estero le porte per una carriera importante, siano molto più semplici da spalancare.

 

Stefania Orengo

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